Michetti: “Così nei primi cento giorni di governo restituiremo decoro a Roma”

michetti rinuncia

Enrico Michetti a 360 gradi sulla Capitale. “Nei primi 100 giorni dovremo restituire un decoro alla città. Il problema sarà quello di individuare i rimedi giusti per ripristinare l’igiene urbana”. Lo dice in un’intervista a RomaLife il candidato sindaco per Roma del centrodestra Enrico Michetti. Secondo cui, per risolvere il problema dei rifiuti, “l’unica cosa che si può fare nell’immediato è individuare isole ecologiche, individuare spazi intermedi dove allocare l’immondizia. Per fare gli impianti e tutte le procedure del caso servono dai 24 ai 36 mesi, dobbiamo essere concreti e dire le cose come stanno. Gli impianti impiegano troppo tempo per essere realizzati”.

Michetti: decoro e sicurezza al primo posto

Sul tema della sicurezza, Michetti ha le idee molto chiare. Bisogna “convocare immediatamente un tavolo permanente sulla sicurezza insieme al Viminale con cadenza settimanale. Al centro ci deve essere il rispetto del principio di legalità. Decoro e sicurezza sono temi da affrontare immediatamente”. Michetti quindi passa ad attaccare l’amministrazione Raggi, colpevole a suo dire di non aver impresso una visione alla città. “Roma – afferma il candidato sindaco – è una barca senza timone. E una barca senza timone non approda da nessuna parte. Quella che erano piccole crepe sono diventate voragini”. Per quanto riguarda il tema dei trasporti Michetti spiega che “la Capitale meriterebbe una cura del ferro, prolungando le linee delle attuali metro.

Trasporti, evitare la funivia ma prolungar ele tratte

Ad esempio i prolungamenti da Battistini a Casalotti al posto della funivia, i prolungamenti da Anagnina fino all’aeroporto di Ciampino. Poi abbiamo il tratto che passa nel cuore della città con la linea C, che potrebbe arrivare con una stazione nella prossimità di piazza Navona, o piazzale Clodio, fino alla Farnesina, poi magari fino a Grottarossa”. Al centro della riflessione c’è poi il futuro di Atac. “Serve un’attenta istruttoria – spiega il candidato sindaco – della situazione tecnico amministrativa di Atac. Solo dopo un’analisi potrà essere presa una decisione. Prima di pensare a vendere Atac o a venderne una quota importante io attenderei. Perché magari con un progetto sano di rilancio della società e con dei correttivi importanti potrebbe rimanere pubblica, tutelando il personale e individuandone le criticità.

Green pass? Non renderlo obbligatorio surrettiziamente

Io avevo detto di reintrodurre il bigliettaio, che è un presidio di legalità e di assistenza a passeggeri”. Infine, Michetti commenta l’ipotesi di applicare il Green Pass alle categorie esercenti. “Credo che ci sia una norma costituzionale che vada rispettata. Se si introduce il vaccino obbligatorio la legge dello Stato lo può fare, ma se non c’è obbligo di vaccino non è opportuno creare un impianto surrettizio che di fatto lo rende obbligatorio”.