Militia Christi contro lo spostamento della statua della Madonna da Largo Sempione
Iniziativa dell’associazione cattolica Militia Christi contro lo spostamento della. statua della Madonna dal centro di Largo Sempione, nel cuore del Municipio III. Infatti dopo che per tantissimi anni la scultura sacra è rimasta al suo posto a dividere le due carreggiate, in futuro potrebbe non essere più così. Il progetto della risistemazione e parziale pedonalizzazione dell’area voluto con forza dalla maggioranza grillina infatti prevede uno spostamento anche di questa statua. Più a lato, in prossimità del sagrato della Chiesa. Ma appena si è diffusa la notizia, sono partite le proteste. Scettici i comitati dei cittadini, che temono anche altro. Ovvero maggior traffico sulle arterie principali, e perdita di posti auto. Mentre contro lo spostamento della statua raffigurante la Vergine Maria è stata fatta una raccolta firme. Anche in parrocchia. Perché cambiare di posto il monumento sacro sembra a molti quasi un sacrilegio. E anche con la piazza pedonalizzata, non si capisce perché la Madonnina non possa restare al suo posto. Così quelli di Militia Christi hanno esposto uno striscione, giù le mani dalla statua. Affisso sulla cancellata, ma prontamente rimosso dal Municipio. Con uno scontro che da civico ha assunto presto i connotati della battaglia politica.
Da Militia Christi ai parrocchiani, la statua della Madonna di Piazza Sempione non si tocca. Ma il Municipio va avanti per la sua strada
“Il progetto per la risistemazione e la pedonalizzazione di Piazza Sempione costerà 700 mila euro. Ma purtroppo non è stato assolutamente condiviso con la cittadinanza. Con la tua firma sostieni la protesta”, si leggeva da qualche giorno sul notiziario parrocchiale. Ma è chiaro che più che contro la nuova disciplina di traffico, il risentimento della comunità parrocchiana si concentra sullo spostamento della statua della Madonna dal centro del piazzale. Un simbolo per molti abitanti e residenti della ‘Città giardino’. E toccarlo diventa quasi un sacrilegio. “Appare assai inopportuna la scelta dello spostamento previsto della statua della Madonna, al centro della piazza dal 1948. Simbolo non solo religioso, ma anche affettivo e di riferimento del quartiere”, avevano sostenuto i cittadini. Denunciando anche le altre possibili criticità del progetto. Il Municipio però sembra non sentir ragioni. E dopo aver rimosso lo striscione di protesta, il comunicato dell’assessore alla cultura Christian Raimo è stato durissimo.
L’assessore grillino, iniziativa demenziale e ottusoclericale
Le parole usate dopo la rimozione dello striscione davanti alla statua della Madonna a Piazza Sempione da parte dell’assessore alla cultura del Municipio III Christian Raimo sono durissime. E segnano uno scontro con parte della cittadinanza che potrebbe essere solo all’inizio. “Durante una pandemia e una crisi economica e dopo un anno in cui siamo stati chiusi in casa, noi in terzo municipio, che abbiamo voluto e finanziato la pedonalizzazione di una piazza, dobbiamo occuparci di chi non vuole spostare una statua di 5 metri. Grazie a chi ha foraggiato idealmente questa protesta demenziale, ora anche ottusoclericale, e continua a farlo” . Così l’esponente della locale giunta a 5 Stelle. E vedremo se adesso il progetto sarà rivisto. O se come sembra ognuno rimarrà fermo sulle proprie posizioni.
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