Mobilità, altra grana per il Comune. Il TAR sospende la gara per i nuovi treni della metro
Nuova grana sul fronte del trasporto pubblico per il Campidoglio. Il TAR del Lazio infatti ha sospeso fino al prossimo 8 giugno, data della nuova udienza, l’aggiudicazione della gara per la fornitura di 30 nuovi treni. Che dovevano entrare progressivamente in servizio per il grande Giubileo del 2025. Sulle linee A, B e B1 della metropolitana. La gara l’aveva vinta la CAF, ma una sua diretta concorrente, la Hitachi Rail Sts Spa, ha impugnato tutto davanti ai giudici amministrativi. Motivo del contendere, un elemento dell’offerta tecnica. E precisamente, la presunta durata dell’intervallo minimo tra due guasti consecutivi del treno. Una specifica che secondo i ricorrenti, avrebbe molto avvantaggiato CAF. Ma è chiaro che si tratta di una disciplina davvero per addetti ai lavori. Tanto che lo stesso Tribunale, ha nominato un super perito. Docente all’Universita’ La Sapienza di Roma. Per avere una relazione dettagliata sulla congruità dei criteri adottati nel bando. Per i cittadini però, al di là di come andrà la vertenza, si preannunciano certamente nuovi disagi. Perché a questo punto, bene che vada, l’inizio delle consegne del materiale rotabile sarà posticipato di qualche mese. Mentre in caso di accoglimento del ricorso, i tempi potrebbero allungarsi ancora. Proprio quando tanti convogli stanno andando alla revisione per scadenza dei termini. E le attese alle banchine delle stazioni diventano infinite.
250 milioni per i nuovi treni. Ma per ora è tutto fermo
La fornitura dei 30 nuovi treni a servizio della metropolitana di Roma vale circa 250 milioni di euro. E i convogli dovrebbero entrare progressivamente in servizio, almeno 14 nei prossimi due anni. Dodici sulla linea B, e due sulla A. Mentre per gli altri 16 il termine è fissato per il Giubileo del 2025. Adesso però, tutto il meccanismo rischia di incepparsi. Viste le attuali vicende giudiziarie e la sospensione temporanea dell’ aggiudicazione della gara. Intanto, i convogli disponibili sono ridotti al lumicino. Appena quattro su otto per la Roma Lido, ma le manutenzioni stanno scadendo anche sulla A e sulla B1. Che recentemente ha dovuto diradare la frequenza delle corse, proprio per la mancanza di treni. Con utenti e pendolari inferociti, e costretti a viaggiare ammassati come sardine. Cosa tra l’altro vietata in periodo di pandemia. Adesso sarà corsa contro il tempo, e vedremo se il Comune predisporrà una sua memoria. Da presentare ai giudici, spiegando bene come sia stata fatta la gara. Per fugare ogni dubbio. E consentire ai cittadini romani di godere, almeno nei prossimi anni, di un trasporto pubblico decente.