Monica Cirinnà inaugura una campagna elettorale diversa

Monica Cirinnà

Leggi Monica Cirinnà e scopri la candidata che non ti aspetti. La sinistra che una volta tanto sembra non rincorrere l’estremismo contro il nemico.

Discutibile nei contenuti – il che è anche ovvio – ma finalmente abbiamo avuto occasione di leggere parole che non accendono il fuoco in direzione dell’avversario. Le destre da odiare. L’antifascismo come bandiera elettoralistica e non come valore di quelli che ci credono senza per questo farne una calamita acchiappavoti peraltro non più tanto in voga.

L’intervista di Monica Cirinnà

Ci ha colpito Monica Cirinnà ieri su Repubblica in un’intervista “comunque”. Nel senso che – ci pare di capire – abbia maturato la decisione di candidarsi comunque a sindaco di Roma. Anche con un argomento niente male. Basta con la ricerca dei big che scappano, perché poi le primarie di sinistra diventerebbero una specie di corsa tra brocchi. Tanto vale candidarsi e il Pd decida che vuol fare.

Le primarie la Cirinnà vuole farle, ma se il centrosinistra non si sbriga lei è già pronta a correre. E per la prima volta non sentiamo declamare a sinistra come primo obiettivo quello di sterminare il nemico. Almeno ora.

Il centrodestra scelga presto

Il che deve porre lo stesso centrodestra nella condizione di sbrigarsi ad entrare nella partita per il Campidoglio. Certo, forse la Cirinnà sarà giudicata precipitosa dai suoi, ma è indubbio che un minuto dopo le elezioni regionali di questo mese, dovrà scattare il conclave per decidere l’alfiere attorno a cui scatenare la battaglia della coalizione per il governo della Capitale. Con più “per” che “contro”.

Offrendo ai cittadini romani una piattaforma programmatica all’altezza della sfida per una città distrutta anche da troppe polemiche contro il passato, che non ha visto solo ombre.

E’ l’Italia che ha bisogno di una Capitale all’altezza della sua storia, della sua missione, della cultura che da essa promana e si diffonde in tutto il mondo. Roma 2021 sarà quella che governerà anche la fase che ci accompagnerà al Giubileo 2025. Monica Cirinnà ha le sue idee. Possibile che da questa parte del campo non si riesca a mettere in competizione un’alternativa capace di parlare a quei mondi che chiedono rappresentanza in un mondo in cui sembra prevalere una cultura relativista? In fondo, si può anche discutere e litigare senza per forza menarsi.

Monica Cirinnà