Monta la protesta contro la carenza di Taxi a Roma. Gli autisti: colpa del Comune

taxi e droga

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Carenza di auto bianche in strada, prenotazioni spesso difficili e app che il più delle volte rispondono con il messaggio standard pregando di riprovare più tardi, perché non ci sono taxi disponibili. Il servizio taxi a Roma è sempre più inefficiente. A complicare le cose anche la recente apertura di numerosi cantieri che certo non aiutano le auto bianche. Il Comune ha provato a potenziare l’offerta offrendo ai tassisti la possibilità della cosiddetta “doppia guida” (che permette alle auto di lavorare anche 20 ore su 24). Ma dei 7.672 titolari di licenze taxi attive, ha aderito meno dell’1%.

Termini, agli stranieri accampati si  aggiunge la carenza di Taxi

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Soprattutto nei nodi nevralgici del trasporto della Capitale. Uno su tutti la stazione Termini che dovrebbe essere il biglietto da visita della Città Eterna sia per i tanti turisti che hanno scelto di raggiungere in treno Roma e sia per tutti coloro che arrivano nella Capitale per lavoro. Ma nei fatti la ricerca di un taxi si trasforma in una dura prova di pazienza. Inoltre gli sbandati accampati sulla piazza non aiutano. Decine e decine di turisti attendono il loro turno per la corsa. Sono le prede preferite di questuanti e venditori abusivi.

I viaggiatori se la prendono con i tassisti

“Vengo a Roma per lavoro con il treno – racconta all’Adnkronos Mauro, arrivato pochi minuti prima con una Freccia da Milano – e trovo questa fila. Non che da noi sia meglio, anzi. A infastidirmi è proprio la prepotenza, forse creata da questa situazione tesa, di alcuni di questi tassisti. Devi sentirti in colpa se la corsa è breve, se paghi con il pos chiedono se non è possibile fare altrimenti. E questo, a mio avviso, è peggio della coda”. Per chi prova a documentare la lunga fila ecco il tassista con una mano sul volante e l’altra a impugnare il telefono per riprendere chi sta denunciando la situazione.

I Taxi: servono almeno altre 300 licenze

Non la pensa così Loreno Bittarelli, storico presidente della cooperativa taxi 3570: “I taxi sono pochi, ci sono cantieri aperti in tutta la città, gli internazionali del golf e tutta un insieme di eventi accumulati che hanno determinato questa situazione. Sono mesi che chiedo al Comune di rilasciare almeno 300 licenze – dice -. Non sono d’accordo delle sparate, quando si parla di 2mila, 3mila licenze, ma dico se c’é la necessità gradualmente mettiamo in campo un po’ di licenze, vediamo l’effetto, i risultati.

Il Comune rimane inerte

E contestualmente si aumentino le piazzole di sosta, le corsie preferenziali”. “Il vuoto che effettivamente c’é va colmato con azioni graduali ma il problema non è solo dovuto ai taxi che sono pochi, è il sistema di trasporto pubblico che non funziona, i cantieri: è tutto un disastro”. Il Comune “fino a oggi non ci si è filato per niente, fermo, inerte sperando che qualcuno dall’alto si prenda la responsabilità al suo posto e il Governo gli tolga le castagne dal fuoco”.