Monte Vettore, la faglia della sequenza sismica del 2016 nel Centro Italia è stata riconosciuta patrimonio geologico mondiale

Faglia del Monte Vettore patrimonio geologico mondiale

Durante il Congresso Internazionale della IUGS (Unione Internazionale delle Scienze Geologiche), svoltosi nei giorni scorsi a Busan in Corea del Sud, gli esperti hanno riconosciuto come patrimonio geologico mondiale la faglia del monte Vettore, passata alle cronache a seguito della sequenza sismica nell’Italia Centrale nel 2016.

Patrimonio geologico

“In occasione del Congresso internazionale della IUGS, l’Unione Internazionale delle Scienze Geologiche, che si è svolto nei giorni scorsi a Busan nella Corea del Sud, è stata esaminata dall’apposita commissione di esperti la proposta presentata dall’ISPRA, a seguito del lavoro che viene svolto insieme alla Regione, di includere anche la Faglia attiva del Monte Vettore fra i siti di particolare interesse geologico per la comunità internazionale. La candidatura è stata accolta con successo – sottolinea – e così la piccola Umbria figura a pieno titolo con ben due geositi sui sette dell’Italia in un elenco, quello della IUGS, che a livello mondiale non ne contiene più di 200”,si legge sul sito della Regione Umbria nelle parole dell’assessore Melasecche.

Faglia monte Vettore

Il monte Vettore con i suoi 2476 mt. è la vetta più alta dei monti Sibillini e si può distinguere appunto un versante occidentale ed uno orientale. “L’estremità meridionale della faglia è stata riattivata cosismicamente dalla sequenza sismica dell’Italia centrale del 2016. Qui il versante è segnato da almeno due importanti scarpate di faglia del substrato roccioso olocenico. La scarpata inferiore corre alla base del fronte del monte Vettore e delimita il bacino di Castelluccio. La scarpata superiore (visibile da lontano e localmente nota come “Cordone del Vettore”) corre molto vicino allo spartiacque. Una striscia di roccia biancastra alta circa 2 metri alla base del Cordone del Vettore è la testimonianza della dislocazione lungo il piano di faglia dovuta ai due eventi principali (24 agosto, Mw 6.0 e 30 ottobre 2016, Mw 6.5)”, si legge sul sito dell’IUGS.

Cos’è lo IUGS?

Fondata nel 1961 la IUGS è una organizzazione non governativa internazionale nel campo della geologia che ha diverse finalità tra le quali spiccano, come scritto sul sito del CNR: “Identificare e definire i problemi critici per capire i processi geologici terrestri e planetari; incoraggiare la formulazione e sperimentazione di nuovi concetti, modelli e metodi geologici; concentrare gli sforzi internazionali sullo studio di problemi critici dal punto di vista economico o ambientale, la cui soluzione può dipendere dalla geologia; promuovere accordi internazionali sulla nomenclatura e sulla classificazione in varie discipline geoscientifiche come la stratigrafia, la petrologia e la tettonica; rafforzare i meccanismi per facilitare la cooperazione internazionale nella ricerca geologica e negli scambi; migliorare la pubblicazione, la disseminazione e l’uso dell’informazione geologica a livello internazionale;

incoraggiare nuove collaborazioni tra le discipline scientifiche che hanno legami con la geologia in tutto il mondo; attrarre bravi studenti e ricercatori e stimolare una didattica eccellente in geologia; promuovere una crescente consapevolezza tra i ricercatori di tutto il mondo di quali programmi di ricerca geologica si stanno realizzando in ogni nazione; promuovere una migliore conoscenza e un apprezzamento del nostro pianeta e del suo studio da parte del grande pubblico; promuovere il benessere pubblico assicurando che la geologia dia il contributo necessario alle decisioni politiche di natura mondiale”, riporta il sito del CNR nella presentazione della IUGS.