Morte Cucchi: chi sono gli 8 carabinieri condannati. 16 anni complessivi e 150mila euro di risarcimento

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Quasi 150 mila euro di provvisionali sono state disposte con la sentenza pronunciata ieri pomeriggio dal giudice monocratico Roberto Nespeca che ha condannato gli otto carabinieri imputati nel processo sui depistaggi seguiti al pestaggio e alla morte di Stefano Cucchi, il 31enne romano, arrestato il 15 ottobre del 2009 e deceduto sette giorni dopo all’ospedale Sandro Pertini.

Con la sentenza di ieri il generale Alessandro Casarsa è stato condannato a 5 anni e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale durante la pena, Francesco Cavallo e Luciano Soligo a 4 anni con l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, 2 anni e mezzo di condanna per Luca De Cianni, un anno e 9 mesi per Tiziano Testarmata, un anno e 3 mesi per Francesco Di Sano, un anno e tre mesi per Lorenzo Sabatino e un anno e nove mesi per Massimiliano Colombo Labriola.

Con il dispositivo della sentenza, il giudice ha condannato, inoltre, il generale Alessandro Casarsa, Francesco Cavallo, Luciano Soligo e Francesco Di Sano al pagamento di una provvisionale complessiva di 40 mila euro per famiglia Cucchi costituita parte civile. Gli stessi con Massimiliano Colombo Labriola, in solido tra loro e con il responsabile civile ministero della Difesa, sono stati condannati inoltre a pagare una provvisionale di quattromila euro totali per i due agenti della penitenziaria, parti civili nel procedimento, Nicola Minichini e Antonio Domenici. Altri duemila per Corrado Santantonio. Si tratta degli agenti della Polizia Penitenziaria finiti sul banco degli imputati nel primo processo e poi assolti in via definitiva per non aver commesso il fatto.

Condannati per depistaggio anche un generale e un colonnello

Altri quarantamila euro di provvisionale per la famiglia Cucchi dovranno essere pagati da Tiziano Testarmata e Lorenzo Sabatino. Il giudice ha inoltre condannato i due carabinieri a pagare, sempre a titolo di provvisionale, 15 mila totali per gli agenti della polizia penitenziaria, parti civili nel procedimento.

Il carabiniere Luca De Cianni e’ stato invece condannato al pagamento di una provvisionale di diecimila euro nei confronti di Riccardo Casamassima, 28mila euro per la famiglia Cucchi, e 15mila per gli agenti della penitenziaria.

La nota del comando dell’Arma sulla morte di Cucchi e le condanne per depistaggio

“La sentenza odierna del processo che ha visto imputati otto militari per vicende connesse con la gestione di accertamenti nell’ambito del procedimento “Cucchi-ter”, riacuisce il profondo dolore dell’Arma per la perdita di una giovane vita. Ai familiari rinnoviamo – ancora una volta – tutta la nostra vicinanza”. Così in una nota il Comando generale dei Carabinieri, dopo la sentenza di I grado del processo depistaggi sulla morte di Cucchi che ha visto la condanna di otto militari.

“La sentenza, seppur di primo grado, accerta condotte lontane dai Valori e dai principi dell’Arma. L’amarezza è amplificata anche dal vissuto professionale e personale dei militari condannati. Nei loro confronti sono stati, da tempo, adottati trasferimenti da posizioni di Comando a incarichi burocratici e non appena la sentenza sarà irrevocabile, verranno sollecitamente definiti i procedimenti amministrativi e disciplinari conseguenti. In linea con le affermazioni del Pubblico Ministero nel corso del dibattimento, il quale ha evidenziato come il processo non fosse ‘a carico dell’Arma’ – costituitasi peraltro parte civile – si ribadisce il fermo e assoluto impegno ad agire sempre e comunque con rigore e trasparenza, anche e soprattutto nei confronti dei propri appartenenti”.