Morto Cesare Ragazzi, il “genio” che ha ridato i capelli (e il sorriso) a milioni di italiani

Se ne è andato a 83 anni Cesare Ragazzi, l’imprenditore che ha rivoluzionato il mondo delle soluzioni contro la calvizie e conquistato la televisione con il suo inconfondibile “Salve, sono Cesare Ragazzi!”. Una figura iconica che ha trasformato un’intuizione geniale in un fenomeno culturale, lasciando un’eredità che va ben oltre l’ambito imprenditoriale.
Un destino segnato da un’idea brillante
Nella sua casa a Bazzano, un malore improvviso ha messo fine alla vita di un uomo che ha saputo trasformare una difficoltà personale in una straordinaria opportunità. Negli anni Sessanta, dopo aver affrontato la perdita dei capelli, Ragazzi decise di studiare il problema, inventando una protesi tricologica non invasiva che cambiò la sua vita e quella di milioni di clienti.

“Se una cosa si può togliere, si può anche rimettere”: è da questo pensiero semplice e visionario che nacque il suo celebre “parrucchino di capelli naturali”, un’idea che spopolò grazie a una massiccia e innovativa campagna pubblicitaria.
Cesare Ragazzi, l’uomo dietro al mito
Nato a Bazzano nel 1941 da una famiglia umile, Cesare Ragazzi aveva cominciato a lavorare già a 8 anni, vendendo brustolini al cinema e facendo il fattorino. “Ho fatto 17 lavori tra i 18 e i 23 anni”, raccontava con orgoglio. Dai calciobalilla nei bar alla vendita porta a porta di pentole antiaderenti, fino a un’esperienza come chitarrista in un gruppo musicale, Ragazzi era un instancabile lavoratore.
La svolta arrivò con la creazione del suo primo laboratorio tricologico nella cantina di casa, nel 1968, e da lì iniziò la scalata che lo avrebbe portato a fondare una rete di oltre 80 centri in Italia e 18 all’estero.
La televisione e il successo culturale
Negli anni Ottanta e Novanta, con l’esplosione delle tv private, Cesare Ragazzi divenne un volto familiare per milioni di italiani. I suoi spot pubblicitari, in cui si presentava con un sorriso smagliante e l’inconfondibile slogan, lo trasformarono in un personaggio pubblico. Ospite di programmi come “Quelli che il calcio”, “Passaparola” e “Torno sabato”, Ragazzi finì per diventare anche una figura cult del cinema e della musica, citato in film come “Vacanze di Natale” e nelle canzoni di artisti come Caparezza e gli Squallor.
Il successo e la caduta
Al culmine del successo, l’impero di Cesare Ragazzi contava 700 dipendenti e una fama internazionale. Ma nel 2009, la sua azienda venne dichiarata fallita, segnando un momento di grande difficoltà. Nonostante ciò, l’imprenditore bolognese continuò a raccontare con orgoglio la sua storia, sottolineando sempre il valore del suo lavoro: “Abbiamo ridato il sorrisoe la fiducia a milioni di persone. In alcuni casi, è stato un vero servizio sociale”.
Il funerale di Cesare Ragazzi
Oltre alla moglie Marta e ai figli Nicola, Simona e Alessia, Cesare Ragazzi lascia una comunità di clienti e ammiratori che lo ricorderanno non solo come un imprenditore, ma come un innovatore e un uomo capace di fare la differenza.
Il funerale si terrà lunedì 30 dicembre alle 10 nella chiesa di Santo Stefano a Bazzano, con la camera ardente allestita presso la casa funeraria Parini.