Movida fuori controllo, i presidenti PD dei Municipi I e II chiedono regole più severe

La movida romana continua ad essere fuori controllo, specie in alcuni quartieri. Parliamo di Trastevere, Testaccio, Monti ma anche dell’enclave di San Lorenzo. E di alcune zone come Piazza Bologna, Parioli e Corso Trieste. Ecco allora che i mini sindaci del centro storico Lorenza Bonaccorsi e del Municipio II Francesca Del Bello hanno sollecitato prese di posizione più dire da parte del Campidoglio. Con la richiesta di uno stop alle 20.00 per la vendita di bevande alcoliche. E di una chiusura comunque entro l’una di notte per le attività di ristorazione, ricreative e di intrattenimento. Una iniziativa che ha visto favorevoli diversi comitati di residenti, ma contrari i commercianti. E anche le opposizioni, che hanno voluto dire la loro. Invitando l’amministrazione a non prendere provvedimenti depressivi per il commercio. Che già si trova in grande crisi per colpa della pandemia.

Sulla stretta agli orari della movida contrari commercianti e opposizioni

Le opposizioni si ribellano alle scelte sugli orari. Che mirerebbero a ridurre le aperture serali di alcuni esercizi commerciali, per evitare assembramenti e schiamazzi. Per i Radicali la mossa giusta della giunta Gualtieri sarebbe la nomina di un ‘sindaco della notte’ perché contrari alla chiusura anticipata dei locali. “Non è chiudendo le piazze e imponendo di fatto il coprifuoco che si risolve la situazione. Il bisogno di socialità si riverserà in qualche altra piazza o peggio nella violenza delle mura domestiche” ha detto Leone Barilli, segretario di Radicali Roma.

Che ha aggiunto: “A un problema così complesso si risponde con soluzioni trasversali. Non con quelle già rivelatesi fallimentari contenute nel Nuovo regolamento di Polizia urbana approvato nella scorsa consiliatura”.

Contrari alla chiusura anticipata dei locali anche le opposizioni di centro destra in Campidoglio, che, dal canto loro, hanno proposto la presenza di steward e l’avvio di un assessorato alla ‘movida’.

infine i commercianti, anche loro sugli scudi. Come dichiara il presidente della Fiepet Roma e Lazio Claudio Pica. “La chiusura anticipata è una soluzione da valutare con attenzione – ha spiegato Pica -. Che ha annunciato anche nuove iniziative. “Stiamo predisponendo una lettera alle istituzioni preposte in cui chiediamo l’apertura di un tavolo inter-istituzionale per concertare insieme alle associazioni di categoria le iniziative da intraprendere”. Infine, una tiratina d’orecchie anche al Comune. “Ci chiediamo anche chi possa essere l’assessore alla movida che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, promise di nominare in campagna elettorale”.