Raffica di multe a Pomezia e Torvaianica, 166 mila euro in due mesi: 91 mila solo dall’autovelox (e poi i parcheggi…)

autovelox Pomezia

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Automobilisti fortemente indisciplinati. E agenti della polizia locale solerti. È questo che appare, da una prima occhiata, guardando le cifre della determinazione dirigenziale da poco pubblicata sul sito del Comune di Pomezia, dove si scopre che, in appena due mesi, i cittadini hanno collezionato multe per un totale di quasi 170 mila euro. E, di questi, oltre 91 mila euro sono riferiti al superamento dei limiti di velocità, tutti in via Giovanni Gronchi, in zona Vicerè, tra il quartiere Nuova Lavinium e Torvaianica Alta.

È lì, infatti, che si trova l’unico autovelox del territorio pometino. Che, come la maggior parte degli autovelox italiani, non è omologato, ma solo approvato. Ma la multa è valida o no?

Multe autovelox, valide o no?

Una sentenza della Cassazione dell’aprile del 2024 ha stabilito che, se gli autovelox non sono muniti di decreto di omologazione emesso dal Ministero dei Trasporti, i dati che hanno rilevato diventano inutilizzabili in quanto “inattendibili“. E questo comporta, di fatto, che le sanzioni elevate a partire dal 18 aprile dello scorso anno a seguito di controllo con autovelox approvato e non omologato, siano impugnabili.

L’articolo 142 del Codice della Strada, infatti, al comma 6, prevede che «per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate, anche per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati, nonché le registrazioni del cronotachigrafo e i documenti relativi ai percorsi autostradali, come precisato dal regolamento».

Ma il Governo, vista la pioggia di ricorsi, sta cercando di “mettere una pezza”. E ora è al vaglio di Bruxelles il decreto del Ministero dei Trasporti sull’omologazione delle apparecchiature “fuori legge”, in modo che dal prossimo luglio possano scattare le nuove regole. Il nuovo decreto, composto da sette articoli, andrebbe ad omologare d’ufficio tutti gli autovelox approvati dal 13 giugno 2017 in poi, mentre chiede adeguerebbe quelli antecedenti. Quindi le multe emesse dalla pubblicazione del decreto diventerebbero inoppugnabili.

Il “caso Pomezia”

Ma torniamo a “giocare in casa”. Ecco cosa si legge nella determina. “Rilevato che, da reports estrapolati dal software gestionale in dotazione alla Sezione Sanzioni Amministrative del Comando di Polizia Locale e acquisiti agli atti con prot. 29125 del 21/03/2025, nei mesi di gennaio e febbraio 2025 risultano emessi verbali per un importo complessivo di € 166.884,80, di cui € 91.446,80 riferiti a verbali per violazione dei limiti di velocità di cui all’art. 142 del Codice della Strada”.

Facendo qualche semplice proiezione e utilizzando questi dati come base, in un anno a Pomezia avremmo circa un milione di euro provenienti dalle multe fatte ai cittadini. E ben 548 mila sono i soldi che proverrebbero proprio dal superamento dei limiti di velocità, quindi dall’autovelox. Ricordiamo che, in estate, c’è anche la pattuglia che circola con a bordo un autovelox mobile – ma che può multare per questo tipo di sanzioni solo sulle strade in cui c’è l’apposito cartello di controllo della velocità – che rileva anche altri tipi di infrazioni, come la mancanza di bollo o assicurazione o il non aver pagato il parcheggio alle strisce blu.

E questo tipo di infrazioni, in realtà, vengono accertate tutto l’anno, grazie ai nuovi sistemi di rilevamento automatico. Le multe di gennaio e febbraio, almeno in teoria, dovrebbero essere inferiori rispetto a quelle registrate nel periodo estivo, quando la popolazione quadruplica grazie ai turisti, sia stanziali che mordi e fuggi. Ma anche a quelle del mese di dicembre, mese in cui la frenesia natalizia porta a maggiori spostamenti, al caos e, complici i regali, soste incaute.

Parcheggi: “Le mille strisce blu”

Il problema sull’intero territorio di Pomezia sembra essere diventato, la carenza di parcheggi. Che ora, specie a Torvaianica e soprattutto nel periodo estivo, si acuirà ancora di più con le strisce blu, messe praticamente ovunque. Parafrasando il titolo di una celebre canzone della mitica Mina, potremmo dire: “Le mille strisce blu”, ma qui c’è poco da cantare. La ricerca di un posto senza ticket sarà frenetica. E spesso senza esito, anche perché sul lungomare, con i lavori per i marciapiedi, sono scomparsi la metà degli stalli, proprio quelli gratuiti, mentre sono rimasti quelli a pagamento.

Anche al centro la situazione non è rosea, con moltissime strade che hanno visto spuntare le colonnine per il pagamento del parcheggio. E a nulla sono valse le promesse del sindaco, ovvero dei due posti auto gratuiti per ogni famiglia, peraltro già previsti dalla convenzione che ha consentito il rifacimento di piazza Kennedy a una società privata in cambio della gestione dei parcheggi a pagamento.

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Che fine fanno i soldi dei ticket e delle multe?

E qui sorgono le polemiche. Per quanto riguarda i ticket, i soldi andranno alla società che ha sistemato piazzale Kennedy, così come ha sistemato il parcheggio alla stazione di Santa Palomba. Saranno loro a incassare i proventi dei ticket di chi sosterà a Pomezia e Torvaianica. Ma, per assurdo, saranno gli agenti della polizia locale, pagati dai contribuenti, a controllare ed eventualmente multare chi non paga il parcheggio o ha il ticket scaduto. Anche se, appunto, il denaro dei ticket non andrà al Comune ma a un privato.

Per quanto riguarda invece le multe, il 50% di quanto incassato va al Corpo della polizia locale, che lo utilizza dalla strumentazione in dotazione alla sicurezza del territorio, o comunque per quel che ritiene necessario all’interno del Corpo stesso. Il restante 50%, invece, va al Comune.