Multe stradali, è di Roma il primato: 172 milioni di euro di sanzioni nel 2023

Agenti della Polizia Locale
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Nelle principali città d’Italia gli incassi totali sono stati per 585 milioni di euro. Un segno più di 37 milioni in un anno con Roma al top della classifica per violazioni del Codice della strada con 172 milioni di euro nel 2013. Allo stesso tempo è la città dove la sicurezza stradale peggiora e gli incidenti aumentano. A renderlo noto Codacons,  associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che ha pubblicato oggi uno studio realizzato sulla rendicontazione pubblicata online dal Ministero dell’Interno e basata sui dati che gli enti locali devono fornire entro il 31 maggio di ogni anno, riferiti alle somme effettivamente incassate dalle amministrazioni locali tramite le sanzioni stradali e al loro utilizzo.

Proventi aumentati del 7% rispetto all’anno precedente

Nel 2023 i proventi incassati dai principali Comuni grazie alle multe stradali – informano dall’ente di consumatori – sono aumentati del +6,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo nelle 20 città più grandi d’Italia la cifra complessiva di 584,7 milioni di euro. Lo afferma il Codacons, che diffonde oggi uno studio realizzato sulla rendicontazione pubblicata online dal Ministero dell’Interno e basata sui dati che gli enti locali devono fornire entro il 31 maggio di ogni anno, riferiti alle somme effettivamente incassate dalle amministrazioni locali tramite le sanzioni per violazioni al Codice della strada e al loro utilizzo.

Roma prima città italiana con sanzioni stradali per 172 milioni di euro

Ancora una volta la città italiana che detiene il primato sul fronte dei proventi delle sanzioni stradali è Roma, con oltre 172 milioni di euro nel 2023, in crescita del +29,7% sul 2022, seguita da Milano con 147 milioni di euro (-3% sul 2022). Più distanziate Firenze con 45 milioni e Bologna con 43 milioni – spiega il Codacons – La situazione cambia se si analizza l’andamento delle multe elevate tramite autovelox, apparecchi che hanno garantito lo scorso anno alle principali città entrate per complessivi 65 milioni di euro: in questo caso è Firenze la città con i maggiori incassi, pari a 18,7 milioni di euro, seguita da Milano (8,5 milioni), Roma (7,5 milioni) e Genova (5 milioni).

Nel 2023 il Comune di Roma ha incassato 172 milioni

Nel 2023 il Comune di Roma ha incassato 172 milioni di euro grazie alle multe stradali, ben 39,5 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente, con una crescita degli incassi del +29,7% in un solo anno – analizza il Codacons – Nel dettaglio 165 milioni di euro provengono dalle sanzioni ordinarie, 7,5 milioni da quelle elevate tramite autovelox. La rendicontazione prodotta da Roma Capitale certifica anche come sono stati utilizzati i soldi incassati tramite le multe, proventi che, come noto, devono essere utilizzati al 50% per interventi sul fronte della sicurezza stradale (segnaletica, manto stradale, illuminazione, ecc.), mentre il 100% degli incassi garantiti dagli autovelox deve essere destinato alla sicurezza stradale – ricorda il Codacons – Analizzando tale rendicontazione si scopre che il Comune ha destinato nel 2023 alla Polizia locale di Roma Capitale: 1.300.000 euro per carburanti, combustibili e lubrificanti; 1.328.319 per vestiario; 514.536 euro per utenze telefoniche e telematiche; 1.974.718 euro per canoni noleggio autovetture; 1.194.814 euro per manutenzione del sistema radiomobile; 765.451 euro per manutenzione sala sistema; 1.904.000 euro per contributi previdenziali per il trattamento accessorio del comparto e per lo straordinario; 11.000.000 euro per fondo di previdenza ed assistenza integrativa corpo Polizia Roma Capitale.

La fotografia nel resto d’Italia

Considerato il numero di abitanti in ciascun comune, Potenza e Firenze vantano il più alto valore procapite delle multe, con un importo pari a oltre 123 euro a residente, 111 euro Bologna, 107 euro Milano. Fanalino di coda Napoli, con appena 8,2 euro procapite, contro i 55 euro della media nazionale. Complessivamente, i proventi delle multe stradali salgono in un anno di 37,7 milioni di euro, pari ad un incremento percentuale del 6,9% – osserva il Codacons.

Potenza la città dove si registra la più forte crescita dei proventi

E non mancano le sorprese. Lo studio dell’associazione evidenzia ad esempio come sia Potenza la città dove si registra la più forte crescita dei proventi derivanti da sanzioni stradali: qui infatti gli incassi raddoppiano e passano dai 3,7 milioni di euro del 2022 ai 7,9 milioni di euro del 2023, con un aumento del +110% in un solo anno alimentato dai 4,8 milioni di euro di multe garantite dagli autovelox installati lungo le strade del comune. In forte crescita su base annua anche gli incassi di Catanzaro (+41,8%), Venezia (+39,5%), Pescara (+32,8%). 9 città su 20 registrano, invece, un decremento dei proventi, col picco di Trieste che nel 2023 segna incassi inferiori del 33% rispetto all’anno precedente, seguita da Napoli (-15,5%) e Palermo (-10%).

Renzi (Codacons) : Verificare le segnalazioni delle associazioni dei consumatori operanti nel settore

“A fronte di tali numeri imponenti non possiamo non chiederci che fine abbia fatto l’Osservatorio sulle multe stradali introdotto dal decreto legge P.a. bis del 2023 e che sarebbe dovuto entrare in funzione entro 90 giorni dalla conversione in legge del decreto (pubblicata in GU il 16 agosto 2023) con il compito di realizzare una relazione annuale “contenente in particolare i dati relativi agli incidenti stradali e alla regolarità e trasparenza nell’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie e nell’uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità”, nonché di verificare “le segnalazioni delle associazioni dei consumatori operanti nel settore e richiedere dati e informazioni alle competenti amministrazioni”. Nonostante la crociata avviata dal Ministro Salvini contro autovelox e limiti di velocità, di tale Osservatorio, che fa capo proprio al Mit, non si è saputo più nulla” – conclude il presidente Codacons, Carlo Rienzi.

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