Nadal difende Sinner che vola ai quarti agli US Open: “Nessun doping, lo conosco e credo alla sua buona fede”

Nadal

Rafa Nadal è intervenuto nella trasmissione El Hormiguero in onda ogni giorno su Antena 3. «Non credo che ci debbano piacere le cose solo se si risolvono come crediamo noi. Alla fin fine la giustizia è la giustizia e io credo nella giustizia“.

“Credo negli organismi che prendono le decisioni, e che le prendono sulla base di quello che credono sia giusto». Quindi per il campione spagnolo la Itia (Agenzia internazionale per l’integrità del tennis) ha agito correttamente. 

Nadal difende Sinner

Una leggenda come Nadal, difende quindi Jannik Sinner per essere risultato positivo all’antidoping due volte durante il torneo di Indian Wells per una quantità infinitesimale della sostanza proibita e che non è stato squalificato poiché gli è stata riconosciuta la contaminazione accidentale da parte del suo staff. Con i responsabili che sono già stati allontanati dall’entourage di Jannik

Sinner — che è ai quarti di finale degli Us Open dopo aver battuto questa notte lo statunitense Tommy Paul — era arrivato negli Stati Uniti accolto dal malcoltento di molti avversari. Questo però non conta per Nadal: «Io ho una virtù, o un difetto, che è che di solito credo alla buona fede della gente. Conosco Sinner, non credo che abbia mai voluto doparsi». 

“Se non è stato sanzionato è perché non c’erano punizioni”

Per Nadal, però, non si è trattato assolutamente di favoritismi nei confronti del numero 1 del mondo: «Sono assolutamente convinto che se non è stato sanzionato è perché quelli che hanno dovuto giudicare il suo caso hanno osservato decisamente che non c’erano punizioni da imporre.  Non credo che venga assolto qualcuno perché è Sinner e punito qualcun altro perché non lo è. Lo credo davvero e ne sono certo. Dopo tutto, le opinioni degli altri sono comunque rispettabili. Ma questa è la mia». 

Seguiteci sulla nostra pagina Facebook