Nel Lazio mancano 390 medici di base Asl: situazione critica a Frosinone (ancora senza direttore) e Latina

Regione Lazio, sullo sfondo un medico di base, in sopraimpressione il governatore Rocca, delegato alla Sanità, e la consigliera Eleonora Mattia, firmataria della mozione

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Nel Lazio mancano non mendo di 390 medici di base Asl: la situazione è particolarmente critica a Frosinone (ancora senza un direttore della locale Asl) e Latina. Verrà discussa dal Consiglio Regionale del Lazio probabilmente entro marzo la mozione presentata a fine gennaio dalla consigliera Eleonora Mattia (PD) che chiede al presidente del Consiglio regionale, Antonio Aurigemma, di “avviare – così riporta l’atto – il confronto con le organizzazioni sindacali dei Medici di Medicina Generale al fine di individuare, anche tramite un Accordo Integrativo Regionale, le misure più opportune e adeguate a contrastare il fenomeno della carenza dei Medici di Medicina Generale nel Lazio“. Una mozione controfirmata anche dai consiglieri di opposizione: Zeppieri, Califano, La Penna, Tidei, Nobili, Marotta e Novelli.

Nel Lazio mancano 390 medici di base, ecco dove e quanti di preciso

Una richiesta rivolta al Consiglio, ma di fatto anche a tutto il resto della compagine politica di centrodestra alla guida della regione ormai da due anni. In particolare al Governatore Francesco Rocca, che è anche il delegato alla Sanità regionale.. “La rilevazione delle carenze (…) per l’anno 2024 – si legge sempre nella mozione – ha rilevato nella Regione Lazio un totale di 390 ambiti carenti di cui: 5 nel Comune di Roma, 42 nella ASL Roma 4, 86 nella ASL Roma 5, 42 nella ASL Roma 6, 54 nella ASL di Frosinone, 103 nella ASL di Latina, 15 nella ASL di Rieti, 43 nella ASL di Viterbo.

Frosinone e Latina le più colpite: crisi acuta nel 2026

In sostanza, la carenza di medici di base starebbe assumendo connotati sempre più preoccupanti nel Lazio, con una situazione che rischia di compromettere l’assistenza sanitaria territoriale in diverse aree della Regione, in particolare a Latina e Frosinone.

Il fenomeno, che si inserisce in un quadro di emergenza nazionale, è destinato ad aggravarsi nei prossimi anni. Entro il 2026 si prevede che oltre 1.100 medici di base del Lazio andranno in pensione, rendendo il Lazio la seconda regione italiana per riduzione del numero di professionisti, subito dopo la Campania.

La crisi politica nella maggioranza di Rocca blocca la Sanità

Questa mancanza di medici di base che rischia di aggravarsi entro un anno e mezzo, si aggiunge alla crisi politica che ha investito la maggioranza guidata da Rocca proprio sul tema Sanità. Una crisi politica negata dal governatore Rocca nel corso di una recente conferenza stampa. Ma che sembra essere nei fatti innegabile, visto che varie Asl, tra le quali proprio quella di Frosinone, restano senza un direttore. 5 Asl che, mentre scriviamo, sono difatti ancora sprovviste di una guida, con le relative nomine sospese a tempo indeterminato. Oltre a Frosinone, tra queste ultime figurano anche: la Asl Roma 3, il Policlinico di Tor Vergata, l’Ospedale Spallanzani e infine l’Azienda Lazio 0. Le nomine dei nuovi direttori restano sospese a tempo indetermianto, visto e considerato che la Commissione Sanità non ha ancora calendarizzato una seduta necessaria per validare i nomi proposti da Rocca che ancora non sarebbero stati formalizzati per i forti malumori che serpeggiano nella maggioranza.

Rocca, due fronti politici aperti sulla Sanità con Lega e Noi Moderati

Proprio sul fronte Sanità, difatti, Rocca è alle prese con due fronti politici decisamente incandescenti. Un fronte aperto con la Lega. Dopo che il segretario nazionale nonchè vicepremier Matteo Salvini ha chiesto più “condivisione” a Rocca sulle nomine proprio in materia di Sanità. L’altro fronte con la formazione politica, sempre di maggioranza: ‘Noi Moderati’ ha di recente lanciato un sondaggio pubblico, a due anni dall’insediamento della Giunta Rocca, per conoscere il grado di soddisfazioni dei cittadini sul tema Sanità.

Rocca intervenga subito, per evitare lo stop del sistema Sanità

Di sicuro, le attuali procedure di copertura delle zone carenti si sono dimostrate inefficaci. Nel 2023, su 531 posti disponibili, solo 122 sono stati coperti entro sette mesi dalla pubblicazione del bando, lasciando scoperte oltre 400 posizioni. Questo deficit ha contribuito all’intasamento dei pronto soccorso, con un conseguente aggravio per il sistema sanitario regionale.

In questo contesto, il Consiglio regionale del Lazio si prepara a discutere la mozione anzidetta. Un atto che sollecita l’avvio di un confronto con le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale. L’obiettivo è individuare, attraverso un Accordo Integrativo Regionale, misure che favoriscano l’inserimento di nuovi medici e il mantenimento in servizio di quelli prossimi alla pensione.

Un medico di base che opera nella Regione Lazio
Un medico di base che opera nella Regione Lazio – www.7colli.it