Nel Lazio scoppia la ‘guerra politica’ su stabilimenti, chioschi e spiagge libere: slitta l’audizione di Rocca in Commissione

Stabilimenti, chioschi e ristoranti (pubblici) sul mare, il Lazio cambia regole: slitta l’audizione di Rocca in Commissione. In Regione è slittata dal 24 aprile al prossimo 6 maggio (quindi di 12 giorni) per motivi ignoti l’attesa audizione in Commissione Sviluppo Economico della Giunta guidata dal Governatore Francesco Rocca. Audizione che si svolgerà in Sala Latini – Consiglio Regionale e che sarà relativa all’analisi della proposta della stessa Giunta Rocca di modifica di ben 12 articoli della legge classe 2016 che regola l’utilizzo delle aree demaniali marittime pubbliche a fini turistico-ricreativi.
In realtà, la stessa Giunta Rocca avrebbe voluto approvare tali modifiche senza presentarsi in Commissione Sviluppo Economico Lazio a rispondere delle sue intenzioni. Ed anche senza convocare, preventivamente, comuni costieri e principali rappresentanti degli operatori balneari.

Nel Lazio l’opposizione chiede chiarezza alla Giunta Rocca
Ma la levata di scudi dell’opposizione, formalizzata nella seduta dell’8 aprile scorso, accolta dal presidente della Commissione, il consigliere Enrico Tiero, ha ‘costretto’ la giunta Rocca ad accettare di presentarsi in Commissione prima della votazione sulle modifiche. Italia Viva, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno chiesto chiarezza e dibattito aperto, ottenendo il rinvio dell’audizione e il coinvolgimento diretto della Giunta.
La richiesta dell’opposizione è stata accolta dal presidente della Commissione, Enrico Tiero, che ha imposto la presenza dell’esecutivo regionale per un confronto alla luce del sole.
Il Lazio cambia le regole di gestione di stabilimenti, chioschi e ristoranti (pubblici) sul mare
Stabilimenti balneari, bar, chioschi, spiagge libere e ristoranti: il Lazio si prepara a cambiare le regole di gestione del patrimonio pubblico costiero, a stagione estiva già alle porte. L’obiettivo? Adeguarsi – secondo la Giunta Rocca – alle nuove esigenze del turismo costiero e di snellire la burocrazia, la giunta regionale ha avviato una revisione delle norme che disciplinano la gestione di stabilimenti, ristoranti e spiagge libere.
Il piano prevederebbe la semplificazione delle procedure autorizzative e la razionalizzazione dei passaggi amministrativi, per una gestione più efficiente delle concessioni demaniali. Tuttavia, il tentativo iniziale di far approvare le modifiche senza un confronto diretto in Commissione Sviluppo Economico è fallito a causa della forte opposizione delle minoranze.
Le principali modifiche previste nella legge del Lazio
Il cuore della proposta di modifica riguarderebbe la revisione dei criteri di assegnazione delle concessioni, la durata dei permessi e l’introduzione di standard minimi per servizi e sicurezza sulle spiagge libere.
Particolare attenzione viene posta alla necessità di snellire l’iter autorizzativo per le strutture turistiche minori, come chioschi e ristoranti, pur mantenendo la tutela ambientale. Una semplificazione che, se da un lato mira a incentivare gli investimenti e l’attrattività turistica, dall’altro solleva dubbi sul rischio di una deregulation incontrollata.
Il coinvolgimento dei Comuni e operatori balneari del Lazio
Prima della votazione finale, la Commissione Sviluppo Economico ascolterà i sindaci dei comuni costieri e le associazioni di categoria. Gli operatori turistici e balneari saranno chiamati a illustrare criticità e proposte migliorative per calibrare le norme sulle reali esigenze del territorio. Sono previste almeno due audizioni aggiuntive, con l’obiettivo dichiarato di garantire trasparenza e rappresentanza degli interessi locali nel processo di riforma.
Pressioni legali e urgenza di nuove regole
La pressione per un riassetto normativo è alta, soprattutto sul litorale romano. A Ostia, dopo i numerosi contenziosi scaturiti dal bando per le nuove concessioni balneari, il quadro resta instabile. Il Tar e il Consiglio di Stato si sono già pronunciati su diverse procedure, costringendo le autorità locali a continue revisioni. Una situazione di incertezza che richiede regole chiare e definitive per tutelare gli operatori esistenti e garantire una gestione trasparente del demanio.

Riforme parallele e prospettive future
Parallelamente, è in discussione un’altra proposta di legge avanzata da Noi Moderati che prevede di spostare competenze importanti dalla gestione comunale alla Regione Lazio. Una mossa che cambierebbe ulteriormente gli equilibri amministrativi nella gestione delle aree demaniali. Il settore balneare, centrale per l’economia regionale, si trova dunque al centro di un delicato processo di riforma che punta a conciliare modernizzazione, sviluppo turistico e tutela dei beni pubblici.
Stagione balneare più lunga a Ostia
Nel frattempo, il sindaco di Roma ha annunciato l’apertura anticipata della stagione balneare a Ostia e l’estensione della durata fino al 30 ottobre 2025. Una decisione che offre nuove opportunità sia agli operatori che ai cittadini, rafforzando ulteriormente l’importanza strategica del litorale romano per l’intera regione. Il Lazio, insomma, si prepara a ridisegnare il futuro delle sue coste, cercando il difficile equilibrio tra crescita economica e difesa dell’interesse pubblico.
