Nerola, da zona rossa a laboratorio anti Covid 19
La provincia di Roma continua a registrare numeri preoccupanti per i contagi da Covid 19. A perte alcune cittadine fino ad ora per fortuna risparmiate come nel caso di Nemi. A Nerola invece l’epidemia è esplosa con particolare virulenza. Anche per la situazione che è sfuggita al controllo nella casa di riposo per anziani S. Maria Immacolata. Ben 56 anziani contagiati sui 63 ospiti della struttura oltre a numerosi operatori sociali e sanitari. La sindaca Sabina Granieri aveva lanciato il grido d’allarme per tempo ma si sono persi troppi giorni. E ormai il danno è stato fatto. Il piccolo borgo medievale a quaranta chilometri da Roma è tutto zona rossa. Non sono mancate le polemiche su come la ASL Rm 5 ha gestito tutta la vicenda e le richieste di commissariamento dell’azienda. Fatte pervenire da Fratelli d’Italia direttamente a Zingaretti e all’assessore D’Amato. Ora però la sindaca Granieri ha vinto una prima battaglia. Ed è arrivata una buona notizia. Nascerà proprio a Nerola un laboratorio di ricerca condotto direttamente sulla popolazione contagiata.
Coronavirus a Nerola anziani abbandonati protesta FDI
A Nerola tamponi a tappeto e laboratorio anti Covid con lo Spallanzani
Nerola è un piccolo comune. Un centro storico medievale a quaranta chilometri da Roma. E da alcuni giorni è anche la zona rossa più vicina alla capitale. Precisamente da quando è scoppiata l’epidemia di coronavirus alla casa di riposo per anziani S. Maria Immacolata. Cinquantatré gli ospiti contagiati, praticamente quasi tutti. Gli anziani infetti sono stati portati via di notte, ha denunciato nei giorni scorsi la sindaca della cittadina Sabina Granieri. E le famiglie ancora non sanno con sicurezza dove sono. La stessa sindaca aveva lanciato l’allarme contagio per tempo, ma la ASL Rm 5 si sarebbe mossa solo dopo una telefonata di fuoco. Tra la stessa prima cittadina, vertici dell’azienda sanitaria e l’assessore D’Amato. Ora però a Nerola si volta pagina. Si vuole capire perché il virus abbia picchiato così duramente in questo paese. E quante siano davvero le persone contagiate. Dal momento che qui è tutta zona rossa almeno fino all’8 aprile e nessuno può entrare e uscire l’esame sulla popolazione è più facile. E il progetto di mettere Nerola in sicurezza comincia a camminare.
Nasce laboratorio sperimentale nella tensostruttura
Nerola è tutta zona rossa. Sembra un film di guerra ma purtroppo è tutto vero, spiega la sindaca Sabina Granieri. Ci tengo comunque a ribadire che non siamo noi gli untori di Roma. A parte i casi registrati alla casa di riposo S. Maria Immacolata non ci sono stati altri episodi eclatanti in zona. Ma ovviamente accettiamo le decisioni prese, prosegue la sindaca. Staremo in prigionia almeno fino all’8 aprile, cinque giorni in più del decreto nazionale. Ma la buona notizia per Nerola arriva proprio dallo Spallanzani. Il direttore dell’ Istituto romano Francesco Vaia trasformerà la cittadina in un laboratorio biologico. Per lo studio e la cura del Covid 19, come annunciato dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Tamponi a tappeto per tutti gli abitanti e cure sperimentali. Ovviamente per chi acconsentirà e rispettando i protocolli dell’Istituto superiore di sanità. E le indicazioni dell’Agenzia del farmaco. E nella tensostruttura montata in paese starebbero partendo i primi test su pazienti da 12 anni in su contattati telefonicamente. Almeno secondo la sindaca Granieri avremo la possibilità di non aver subito tutto questo invano. E di dare un senso al nostro sacrificio.