Nettuno, per ristrutturare Forte Sangallo creati danni ai vicini? Solo 10 giorni per il risarcimento
A Nettuno si è appena concluso il cantiere per la ristrutturazione e riqualificazione del ponte d’accesso a Forte Sangallo, la dimora storica del Lazio. Nel corso del cantiere, durato 10 mesi, potrebbero però essere sorti dei contenziosi coi vicini. Contenziosi legati a possibili occupazioni temporanee/permanenti, o altri danni (non meglio specificati) creati sempre nel corso dei lavori dall’impresa appaltatrice. Parliamo della storica struttura situata in via Antonio Gramsci n. 5.
Nettuno, per ristrutturare Forte Sangallo danni ai vicini
Per questo, per chiedere eventuali risarcimenti, le persone o società interessate avranno tempo solo 10 giorni, dalla pubblicazione dell’avviso pubblico municipale, quindi fino al 22 giugno prossimo incluso, visto che la nota comunale è stata affissa sull’albo pretorio il 12 giugno. Così scrive il comune di Nettuno in un avviso pubblico. L’immobile, di proprietà comunale, è anche sede del Museo dello Sbarco, uno dei siti più belli e caratteristici dell’intero litorale laziale di Roma sud.
Tutti i giorni, in tutti i comuni non solo della provincia di Roma, si concludono cantieri relativi ad opere pubbliche di competenza comunale, specie ora, in ‘epoca’ di PNRR. Strade, asili, strutture immobiliari di ogni genere e tipo: dalle sedi municipali alle case popolari, dai parchi fino ai Comandi delle Polizie Locali e dei Carabinieri passando per i parcheggi (anche interrati) di alcuni municipi, sempre della provincia di Roma, etc. Ma nessuno, mai, pubblica avvisi di questo tenore, che rappresentano invece un obbligo di legge. Perché, troppo spesso, i comuni (e i loro Uffici Tecnici) cercano forse di ‘dribblare’ le proprie responsabilità di legge. Onore, quindi, all’Ufficio tecnico di Nettuno ed alla Commissione prefettizia che guida il municipio marittimo da circa un anno e mezzo, che sta adottando ben altra strada.
Il comune: “Solo 10 giorni per chiedere il risarcimento”
Tornando al tema principale di questo articolo, entrando nello specifico, il cantiere di ristrutturazione del ponte d’accesso di Forte Sangallo si è concluso lo scorso 29 maggio. Il costo dell’intervento di restauro/messa in sicurezza è stato pari a poco più di 40mila €.
C’è tempo fino al 22 giugno
Scadrà quindi il prossimo 22 giugno la possibilità per chiedere eventuali risarcimenti. Per questo motivo, il comune di Nettuno chiede testualmente con un avviso pubblico “a tutti coloro che ventino un credito nei confronti dell’impresa appaltatrice, per occupazioni permanenti o temporanee di stabili o terreni. Ovvero per danni arrecati dalla ditta entro e non oltre 10 giorni dalla pubblicazione del seguente avviso pubblico“. Lo scrive l’architetto Federica Sodani, responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici del comune di Nettuno.
Forte Sangallo, la storia
Il Forte Sangallo fu costruito tra il 1501 e il 1503 da Antonio da Sangallo su progetto di Giuliano Giamberti, per volere di Cesare Borgia, detto il Valentino. Nelle trabeazioni interne alcuni intravedono la mano del Bramante. Lo storico Diego Angeli ne attribuisce la paternità all’architetto militare Baccio Pontelli.
La fortezza difendeva Nettuno, all’epoca considerata “granaio del Lazio“, dagli attacchi per mare. Si collocava in un ben articolato sistema difensivo, che univa le torri litoranee, dalla rocca di Ostia a Tor San Lorenzo, Torre d’Anzio fino a Torre Astura e così via. La fortezza si regge a dominio del mare su di una struttura quadrangolare di 320 metri quadrati ed è munita di quattro baluardi perfettamente squadrati. Le mura hanno lo spessore di 5 metri. L’altezza varia dai 18 ai 25 metri.