Nettuno, stop al locale nel borgo con vista mozzafiato sul mare: ecco il motivo
Nettuno, stop al locale nel borgo con vista mozzafiato sul mare: non proprio un fulmine a ciel sereno si abbatte sul borgo marinaro, dove un noto locale con una vista panoramica sul mare è stato costretto a chiudere per cinque giorni. Non è il primo locale ad averlo fatto, non sarà l’ultimo.
La decisione è stata presa dalla Commissione prefettizia straordinaria che guida la città e scaturisce da una lunga serie di controlli coordinati dalla Polizia Locale e dalla Polizia di Stato che hanno evidenziato un’occupazione abusiva del suolo pubblico.
Nettuno, stop al locale nel borgo
L’ordinanza di chiusura, notificata nei giorni scorsi, impone al titolare del locale l’immediata rimozione di tutte le strutture posizionate al di fuori dell’immobile e il ripristino dello stato dei luoghi. Una misura drastica, ma necessaria a tutela del patrimonio pubblico e della sicurezza dei cittadini.
La vista mozzafiato sul mare era… abusiva
La normativa vigente sull’occupazione del suolo pubblico è chiara: qualsiasi attività di questo tipo deve essere autorizzata dal Comune. In questo caso, il titolare del locale ha posizionato tavoli e sedie senza aver richiesto e ottenuto il necessario permesso. Un comportamento che non solo viola le leggi, ma incide negativamente sulla fruibilità degli spazi comuni.
Le parole della Commissione
“L’occupazione abusiva del suolo pubblico è un fenomeno diffuso e dannoso“, ha dichiarato un membro della Commissione prefettizia. “Non solo sottrae spazio ai cittadini, ma crea anche situazioni di pericolo per la circolazione pedonale e veicolare. È fondamentale che tutti rispettino le regole e contribuiscano a mantenere la nostra città ordinata e sicura“.
Un segnale forte
La chiusura del locale rappresenta un segnale chiaro e inequivocabile: l’Amministrazione comunale straordinaria non tollererà più comportamenti scorretti. E quindi intende perseguire con fermezza chi viola le norme. Si tratta di una decisione che, se da un lato potrebbe creare disagi ai gestori delle attività commerciali, dall’altro è destinata a ristabilire l’ordine e l’equità nel settore della somministrazione specie notturno. La decisione, si badi bene, non è della Questura di Roma, come avviene praticamente sempre in questi casi. Ma della Commissione che governa la città di Nettuno. Un segnale chiaro ed inequivocabile che non vi sarà più nessun ‘lasciapassare‘ per i furbetti.