“Neve a Cortina”, arrestato il pusher della cocaina per i vip: è l’ultras della Lazio Leopoldo Cobianchi
Un 35enne romano è stato arrestato dai carabinieri perché ritenuto dalla Procura di Belluno il capo di un’organizzazione che, dal 2021 in poi, avrebbe rifornito un grande numero di consumatori di cocaina e hascisc a Cortina d’Ampezzo.
Chi è l’ultras
Leopoldo Cobianchi è agli arresti domiciliari da ieri mattina. Romano, ultras della Lazio, è accusato di essere lo spacciatore dei vip perché avrebbe rifornito di cocaina, hascisc e marijuana chi frequentava il luogo di vacanza. In cui è arrivato anche a minacciare con armi da fuoco la concorrenza. Ora, insieme ad altri otto indagati, dovrà affrontare l’inchiesta sul suo giro partito nel 2021.
L’inchiesta
Secondo la procura Cobianchi andava di tanto in tanto a riscuotere i proventi. I carabinieri hanno sequestrato 400 grammi di cocaina, pari a 656 dosi. Ma anche quasi un chilo di marijuana e 50 mila euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio ma che si ritiene rappresentino solo una minima parte degli introiti dell’organizzazione. Anche gli acquirenti sono stati identificati.
Il precedente della mascherina
Cobianchi ha precedenti specifici già conosciuti dalle forze dell’ordine. Ha ricevuto l’assoluzione a maggio dalle accuse di resistenza a pubblico ufficiale per un fatto precedente alla fine del lockdown. Era stato sorpreso a camminare per via del Corso senza la mascherina chirurgica. Poi non aveva voluto mostrare i documenti. Cobianchi è un personaggio noto negli ambienti ultras romani e nazionali. Nel 2018 ad Auronzo di Cadore, nel bellunese, diede vita con altri ultrà della Lazio a degli scontri per le strade della località montana con i tifosi della Spal, squadra con cui la Lazio doveva giocare una partita amichevole precampionato. Cinghiate e bastonate filmate e finite sui social e poi in mano agli inquirenti.