Nigeriano sequestrato e torturato: l’ombra della mafia africana a Roma

Esquilino

L’ombra della mafia nigeriana su uno fatto di cronaca nera dei mesi scorsi. Tutti nigeriani i protagonisti, dalla vittima ai carnefici. Chiuso finalmente il cerchio sul sequestro di un nigeriano avvenuto nel febbraio scorso a Roma con l’arresto dell’ultimo aggressore. Costui era fuggito dall’Italia e rintracciato a Parigi dalla polizia, che ne ha ottenuto l’estradizione. Il caso risale allo scorso 11 febbraio, quando il cittadino nigeriano era stato aggredito, sequestrato, legato con dei fili elettrici e ferito con un coltello da parte di 5 persone che poi lo hanno rapinato di 850 euro e di alcuni oggetti personali all’interno del suo appartamento in via Sterope, al Casilino. a Roma sud.

Il nigeriano sequestrato da connazionali

Dopo i primi accertamenti effettuati dal personale della Polizia di Stato del VI, diretto da Michele Peloso, i responsabili, due connazionali della vittima, sono stati subito rintracciati. Erano all’interno delle loro abitazioni e arrestati. Le successive indagini, hanno permesso di identificare anche gli altri tre complici, anch’essi di nazionalità nigeriana. Il Tribunale di Roma, valutato il lavoro degli uomini del VI Distretto Casilino, ha emesso nei confronti dei tre africani, che nel frattempo si erano resi irreperibili, le ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Tutti arrestati dalla polizia i rapitori

Il 22 giugno scorso due di loro rintracciati e arrestati: uno in via Acquacanina e l’altro in un appartamento di Acilia. Il terzo invece, a seguito delle indagini degli investigatori era latitante e fuggito dall’Italia. Ma, grazie alle successive ricerche in ambito europeo, è stato rintracciato a Parigi. Con richiesta di estradizione ieri, gli agenti del VI Distretto, con la collaborazione del Servizio Interpol e della Polaria di Fiumicino, lo hanno tratto in arresto presso lo scalo aereo e condotto nel carcere di Rebibbia. Tutti i componenti sono dentro per rapina, sequestro e lesioni in concorso tra di loro. Ora bisogna fare luce sulle esatte dinamiche della vicenda, e sulle motivazioni del sequestro e delle torture.