“Non si tratta di Revenge Porn”, la Cassazione si pronuncia sul video di Santa Marinella dove era coinvolto il sindaco Pietro Tidei
Secondo la Corte di Cassazione, non si tratta di Revenge Porn. E’ quanto stabilito dai giudici in una sentenza (n. 324/2024) che riguardava la diffusione dei video con un incontro intimo consumato dal sindaco di Santa Marinella, sul litorale nord della capitale, Pietro Tidei con una ex dipendente, nell’anticamera del suo ufficio del comune. A rendere nota la decisione della Cassazione, Il Fatto Quotidiano.
La decisione arriva in quanto, “non è punibile per revenge porn chi mette in rete un filmato a contenuto sessualmente esplicito qualora sia persona diversa da quella che, in funzione esclusivamente privata, ha realizzato il filmato con l’accordo delle persone coinvolte”.
Le immagini erano emerse nel corso di un’inchiesta
Le immagini erano emerse nel corso di un’inchiesta per corruzione dopo una denuncia presentata dallo stesso sindaco Tidei. Niente revenge porn quindi, nella sentenza della Cassazione “pur dovendosi convenire con l’evidente assenza di consenso alla divulgazione, da parte della persona offesa, nondimeno ed altrettanto evidentemente, non può che constatarsi come l’autore del fatto sia un soggetto del tutto diverso da colui che aveva realizzato il materiale, né risulti che che egli se ne sia appropriato sottraendolo”, si legge nella sentenza dove viene evidenziato che Procura e Tribunale non avrebbero valutato immagini acquisite fossero o meno rilevanti nel contesto investigativo.
A valutare la “possibilità di inquadrare la vicenda in altra fattispecie penalmente rilevante”, come deciso da giudici in Cassazione, però, sarà il Tribunale di Roma.