Non solo covid. Ora anche il crimine è di importazione
Sembra che anche l’incremento del crimine a Roma stia seguendo le regole che iniziano a valere per il covid. Tutta roba d’importazione, si potrebbe dire. Con la Capitale che sempre di più assomiglia ad un gigantesco porto franco. Dove chiunque può venire a dettar legge da tutto il mondo. E fare sostanzialmente come gli pare. Con le Forze dell’Ordine costrette a svolgere un super lavoro. Per mettere delle pezze dove la miopia politica e amministrativa sta confezionando veri e propri disastri. Così anche nella giornata di ieri si sono verificati episodi di violenza diffusa, sempre commessi da immigrati. Non si tratta di razzismo, ma di una semplice constatazione dei fatti. E dove regnano degrado e povertà, molto spesso il crimine trova facilmente spazio. Per non parlare delle nuove mafie emergenti. Tra le quali forse è quella Nigeriana a fare più paura.
Donna aggredita con vetri e bottiglie rotte alla Stazione Termini. Il crimine colpisce ancora al centro di Roma
Sul fronte del crimine segnaliamo allora il caso di una donna aggredita nei pressi della Stazione Termini, e precisamente all’uscita del sottopasso di via Giolitti. La vittima è stata aggredita alle spalle da un 27enne somalo per essere derubata del marsupio. Il giovane insieme ad un complice della stessa nazionalità di appena 25 anni è stato però disturbato nell’azione criminosa dalle urla altissime e forse impreviste della vittima. Che hanno subito richiamato l’attenzione di un suo amico, poco distante dal luogo della tentata rapina. L’uomo a quel punto si sarebbe messo a correre per raggiungere la donna, ma i due aggressori non si sarebbero affatto spaventati. Anzi, lo avrebbero aggredito a sua volta. Con vetri e bottiglie rotte, colpendolo ripetutamente. E sottraendogli il cellulare e altri effetti personali. Fino all’intervento delle Forze dell’Ordine.
Rocambolesco inseguimento tra Termini e via Marsala
Sentite le urla della donna rapinata e dell’uomo intervenuto in soccorso e a sua volta ferito, gli agenti dei commissariati Viminale e Torpignattara presenti sul posto sono intervenuti tempestivamente. Ma intimato l’alt, i malviventi si sono dati alla fuga. Così è iniziato un rocambolesco inseguimento a piedi tra via Marsala e le strade limitrofe, concluso con la cattura di due persone, A.H.M e H.A.M. di 27 e 25 anni. Entrambi cittadini somali. I rapinatori sono stati subito arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso e lesioni personali. Ci sarebbe stato anche un terzo complice, che al momento risulta irreperibile.
Sequestrata pistola non registrata a ragazza cinese di 22 anni
E la scia del crimine d’importazione che sta caratterizzando Roma in queste ultime settimane non sembra fermarsi qui. Perché anche quando non accadono veri e propri fatti di sangue, gli agenti sono costretti a intervenire. In via preventiva, per evitare il peggio. Come è successo sempre ieri all’Esquilino. Dove in seguito ad una precedente attività investigativa i Carabinieri della Stazione di Roma La Storta hanno sequestrato una pistola carica di colpi e pronta all’uso a una ragazza cinese di 22 anni. L’arma è stata trovata nel corso di una perquisizione domiciliare nella borsetta della donna, che non ha opposto resistenza. Ora la giovane cinese è agli arresti domiciliari. E dovrà rispondere come minimo di detenzione abusiva di arma da fuoco. Salvo ulteriori novità che dovessero emergere dal prosieguo delle indagini.