Nordio, sovraffollamento carceri? “Detenuti stranieri scontino la pena nel loro paese”
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha partecipato da remoto alla manifestazione Taobuk di Taormina. Al problema sul numero dei detenuti ospitati nelle patrie galere ha cosi risposto: Il sovraffollamento delle carceri è il risultato di una sedimentazione pluridecennale, non esiste una soluzione immediata”.
Nordio: “No all’indulto, che gli stranieri scontino la pena nei loro paesi”
“Escludo l’indulto – ha detto Nordio – che è una resa dello Stato, piuttosto penso a pene alternative, forme di espiazione della pena in comunità poiché i tossicodipendenti sono degli ammalati più che dei criminali. Inoltre visto che gli stranieri rappresentano la metà dei detenuti sarebbe opportuno far scontare la pena nei loro Paesi di origine, già avremmo risolto gran parte di questo problema”.
Nordio: “Abbiamo resistito a pressioni per modificare il 41 bis”
“Gratteri dice che non ci stiamo impegnando adeguatamente nella lotta alla mafia? Non è vero e lo abbiamo dimostrato nell’inflessibilità con la quale abbiamo resistito a varie pressioni per modificare il 41 bis. Abbiamo inoltre potenziato le dotazioni e siamo sempre in collegamento con il procuratore antimafia. Su una cosa do ragione a Gratteri: la mafia ha dei sistemi di comunicazione che noi non siamo in grado di controllare”.
“Inutile spendere soldi per intercettazioni che non servono a nulla”
Il Ministro della Giustizia fu aspramente criticato per aver parlato delle intercettazioni: “Quando io dissi che spendiamo soldi in intercettazioni che non servono a nulla, tutti dissero Nordio vuole limitare la lotta alla mafia, ma è il contrario perché è chiaro che un mafioso non parla al telefonino ed oggi la mafia ha sistemi di comunicazione ultramoderni che noi non siamo in grado di intercettare perché spendiamo una marea di soldi nelle intercettazioni mentre avremmo dovuto destinare questi soldi per strumenti molto costosi per intercettare queste sofisticate strumentazioni di cui è dotata la mafia”.