Nuova intimidazione a Marco Doria: dopo le bombe carta avvelenato il suo cane
Tritone come Diablo. Anche lui avvelenato nel giardino di casa. Marco Doria, commosso e ancora scosso, racconta dell’ennesima intimidazione ricevuta. “Hanno avvelenato il mio cane. Già nel 2020 mi uccisero allo stesso modo Diablo, con polpette ripiene di würstel e chiodi. Ora è toccato a Tritone“.
La lunga scia di intimidazioni verso Marco Doria
Marco Doria, ex Delegato all’ambiente e Rifiuti del VI Municipio di Roma e membro della II Commissione Speciale Anticamorra Antimafia e beni confiscati, ormai ha perso il conto degli attentati commessi contro di lui.
Sin dal periodo dell’incarico svolto gratuitamente nel Municipio Le Torri, ma soprattutto dopo le dimissioni, Doria, che ha iniziato il suo “Mondezza Tour” alla ricerca di discariche a cielo aperto e illegalità diffuse nella città e soprattutto per le strade del VI Municipio, è stato oggetto di una serie incredibile di intimidazioni. Dalle lettere minatorie alle bombe carta, fino appunto a ben due cani avvelenati.
Una morte straziante
Doria, girando quotidianamente, ha scoperto oltre 60 discariche, di cui alcune poi poste sotto sequestro e fatto multare decine di persone, per un totale di oltre 100 mila euro. Ma il suo lavoro di controllo non è piaciuto a qualcuno, che ha deciso di dargli dei “segnali”. Minacce che finora non hanno intimidito il principe Marco Doria. “Uccidere dei cani è da delinquenti vigliacchi e malvagi. Hanno avvelenato Tritone mentre era in giardino. In casa c’era mia madre, che ora non fa che piangere per la sua scomparsa: perderlo in quel modo, tra mille sofferenze, è stato straziante”.