Nuovi equilibri politici, in Regione Rocca ‘molla’ la Sanità a D’Amato: strategie e alleanze inaspettate

Calenda - d'Amato - Rocca - Meloni - Gualtieri

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Il dialogo tra Azione e Fratelli d’Italia si fa sempre più intenso. Dopo la presenza di Giorgia Meloni al congresso di Azione, le possibilità di un’alleanza a livello locale si moltiplicano. Se nelle Marche si discute già di un accordo in vista delle regionali, anche nel Lazio si apre uno spiraglio di collaborazione. Il governatore Francesco Rocca starebbe valutando di affidare la delega alla Sanità ad Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità ai tempi di Nicola Zingaretti (Pd) e figura di spicco di Azione. Una mossa che potrebbe consolidare i rapporti tra i due schieramenti e aprire la strada a un allargamento della maggioranza regionale.

Calenda tra diplomazia e attacchi: la strategia per il centro

Carlo Calenda non fa sconti e, confermato segretario di Azione, punta tutto sul consolidamento del suo ruolo di mediatore tra destra e sinistra. Durante il congresso nazionale, ha ribadito la sua ambizione di occupare stabilmente il centro dello scenario politico. «Ringrazio la presidente del Consiglio per aver partecipato – ha detto –. È stato un gesto di coraggio, così come lo è stato per me parlare al congresso della Cgil». Tuttavia, dopo il fair play iniziale, non ha risparmiato attacchi frontali, soprattutto nei confronti del Movimento 5 Stelle.

«Giuseppe Conte sta speculando sulla questione delle armi, dimenticando che da premier ha firmato per aumentare le spese per la difesa al 2% del Pil. Se oggi cavalchi la paura degli italiani come hai fatto con l’abolizione della povertà, non è solo una questione politica, ma una questione etica». E rincara la dose: «Conte è un populista di destra, figlio della politica dell’uomo qualunque. Dovrebbe stare con Matteo Salvini, perché sono la stessa cosa».

Roma e il declino del centrosinistra: cittadini esasperati

Se si guarda ai sondaggi, la situazione per il centrosinistra è tutt’altro che rosea. A Roma, l’amministrazione Gualtieri continua a perdere consensi. Il sogno della “città dei 15 minuti” è lontano, mentre la realtà parla di rifiuti accumulati, trasporti inefficienti e criminalità diffusa. In questo contesto di insoddisfazione crescente, le manovre politiche diventano cruciali per ridefinire gli equilibri di potere.

I dati più recenti mostrano che il Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra sono le forze che hanno subito le maggiori perdite di consensi. Al contrario, M5S, Azione e Lega registrano una lieve crescita, mentre Fratelli d’Italia rimane saldamente in testa con quasi il 30% delle preferenze.

I numeri che contano: la fotografia dei sondaggi

Se si votasse oggi, Fratelli d’Italia otterrebbe il 29,7%, consolidando il suo primato. A seguire il Partito Democraticocon il 22,3%, mentre il Movimento 5 Stelle si attesta all’11,8%Forza Italia e Lega si contendono il quarto posto con rispettivamente l’8,8% e l’8,5%.

Tra i partiti minori, Alleanza Verdi-Sinistra registra il 6,2%, seguita da Azione con il 3,1%. Più in basso, Italia Vivacon il 2,4% e Più Europa con il 2,1%.

Il trend di marzo: chi sale e chi scende

A marzo, il Partito Democratico ha perso 0,4 punti percentuali, confermando un trend negativo già avviato a febbraio. Al contrario, il Movimento 5 Stelle e Azione hanno registrato una lieve crescita, guadagnando 0,2 puntiFratelli d’Italia e Forza Italia hanno subito una lieve flessione, mentre la Lega ha recuperato terreno. Italia Viva ha perso 0,1 punti, mentre Più Europa è leggermente risalita.

I numeri parlano chiaro: mentre il centrosinistra arranca, il centrodestra si rafforza e il centro prova a ritagliarsi uno spazio strategico. La partita è ancora aperta e le alleanze, oggi più che mai, potrebbero cambiare gli equilibri politici nazionali.