O ti copri o ti denudi. E il professore del liceo è nei guai

‘O ti copri o ti denudi’. Questa la frase che avrebbe pronunciato un professore del liceo Plinio Seniore. Rivolto a una studentessa, che si era levata la felpa rimanendo in top in classe. Un’uscita infelice, che ha lasciato di stucco la ragazza e i compagni di classe. Anche perché sarebbero seguiti altri commenti, a chiaro sfondo sessista. Uno dei quali, rivolto ad un altro studente. Con un riferimento nemmeno velato a una sua presunta omosessualità. ‘E’ così sexy che farebbe cambiare sponda anche a te’, questo sarebbe stato il commento del docente. Troppo, per non creare uno scandalo. Così, il collettivo 20 Novembre ha denunciato l’accaduto. E scritto una lettera pubblica, nella quale denuncia il comportamento verbalmente scorretto e violento dell’insegnante. Chiedendo che vengano presi provvedimenti immediati.

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Il collettivo chiede provvedimenti contro il professore. ‘Frasi violente e sessiste’

I fatti vengono raccontati in una nota diffusa dagli studenti del liceo, parte del collettivo ’20 Novembre’. “Non accorgendosi della reazione che stava suscitando negli studenti e nelle studentesse con queste sue uscite, il professore ha continuato a bersagliare la ragazza con altre frasi sessiste simili a quella di sopra, alzando poi il tiro nel rivolgersi a uno studente, etichettandolo come omosessuale. Dicendogli “è talmente sexy da farti cambiare sponda”, riferendosi sempre alla ragazza”.

Quanto accaduto, per i giovani del collettivo è il riflesso di “clima non sicuro per sé stessi dentro scuola, a causa del comportamento sessista e verbalmente violento del docente. Confrontandosi in riunione chiamata d’urgenza dopo scuola, sono emersi altri episodi che coinvolgono anche altri docenti. In alcuni casi sono state pronunciate allusioni ammiccanti e in altri più propriamente molestie che vanno avanti da diversi anni all’interno dell’istituto”.

Infine, nella nota si legge. “Ciò che la scuola non ci insegna ma che sfortunatamente ci mostra è che una radice di sessismo e di omofobia permane nella nostra società. Anche nei luoghi del sapere, che dovrebbero essere luoghi di apprendimento liberi da discriminazioni e sicuri per tutti e tutte. Quante generazioni ancora dovranno passare prima che si possa fare scuola senza ricevere commenti degradanti, sessisti e omofobi sul proprio abbigliamento, o abbracci troppo stretti o sguardi fissi e indesiderati?”