Oggi Salvini vede la Le Pen. A Roma. Alleati per davvero
Se Matteo Salvini torna a vedere Marine Le Pen non c’è proprio nulla di cui stupirsi. Sono alleati per davvero, amici da una vita e hanno idee chiare in comune. In più, quel coraggio da vendere che in tempi di politicamente corretto non è poco.
Tutto avverrà oggi, e nel pomeriggio ne sapremo di più.
Salvini e Le Pen, alleati veri
I due parleranno della prossima Europa, quella che nascerà dalle elezioni del 2024. All’insegna dell’alternativa alla sinistra europea. E con nettezza: è solo tra paesi simili che si può far rispettare il proprio interesse nazionale. Non certo col nemico che si manifesta quotidianamente.
In Europa per restarci da popolo rispettato. E se l’elettorato molla i socialisti europei ci si resterà alle nostre condizioni: a partire dallo stop agli affari della Cina praticamente su tutto.
Quando c’è oltre il 50 per cento del popolo che non vota o rischia di non andare alle urne, una classe dirigente avveduta fiuta quello che succede e indossa la casacca che è più naturale per rendersi riconoscibile da parte di chi non sopporta più un’infinità di lacciuoli.
Abbattere il dominio rosso
Ieri Salvini ne ha parlato col Corriere della Sera di questa alleanza con la Le Pen, e ha indicato l’orizzonte che propone: “Un’Unione europea con tutto il Centrodestra unito, senza i socialisti. Sono certo che tutti i partiti della maggioranza condividano l’obiettivo. Pronto a proporre un patto scritto,prima del voto: niente compromessi con la sinistra”.
Perché non vanno riaperte le porte ai socialisti e a una maggioranza Ursula, con Pd e 5 Stelle.
E ha fatto esempi concreti: “Vanno spezzati gli innaturali patti di potere con socialisti e sinistre che hanno tagliato fuori una fetta considerevole di centrodestra. E questi mesi di governo hanno confermato la solida tradizione della Lega di buongoverno. Ricordo che dal mio collega francese Clément Beaune sono arrivate le auspicate rassicurazioni sul cantiere della Torino-Lione. E con Adina Valean, commissario ai Trasporti, i rapporti sono eccellenti”.
In Europa ci si va per decidere.