Omaggio a sorpresa di Bergoglio a Napolitano: è la prima volta di un Papa in Senato
La camera ardente di Giorgio Napolitano, allestita presso la Sala Nassiriya del Senato, è stata teatro di un fuori programma: la visita a sorpresa di Papa Francesco.
Il Papa, è arrivato in Senato poco dopo le 13, “per esprimere, con la presenza e la preghiera, il suo personale affetto a lui e alla famiglia, e per onorare il grande servizio reso all’Italia” da Napolitano. Sceso dalla Fiat 500 bianca, è entrato in sedia a rotelle per poi salutare i familiari e la moglie Clio ed ha avuto un momento di raccoglimento davanti al feretro. All’uscita si è poi fermato per firmare il libro delle presenze. “Un ricordo e un gesto di gratitudine a un grande uomo, servitore della patria”, lascia scritto nel libro delle dediche.
È la prima volta che un Papa varca la soglia del Senato della Repubblica: “Siamo molto contenti per la sua presenza – ha affermato il presidente Ignazio La Russa – è un onore averlo avuto qui. È stato affettuosissimo nei miei confronti e di tutti”.
La salma dell’ex presidente, scomparso all’età di 98 anni lo scorso 22 settembre presso la clinica Salvador Mundi a Roma, è arrivata intorno alle 9 in Senato scortata dal picchetto d’onore dei Corazzieri in motocicletta. Alle 10 la camera ardente ha aperto le sue porte alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, subito dopo un via vai di autorità e di personaggi della politica di oggi e di ieri: il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura; il presidente de Consiglio, Giorgia Meloni; il presidente del Senato, nonché “padrone di casa” Ignazio La Russa; il presidente della Camera, Lorenzo Fontana; l’ex premier, Mario Draghi; il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni; l’ex premier, Mario Monti; l’ex premier, Enrico Letta; il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, l’ex Segretario generale alla Presidenza della Repubblica, Donato Marra; l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini. Poi il mondo della politica con una delegazione di Fratelli d’Italia; del Pd con a capo la segretaria, Elly Schlein; del MoVimento 5 Stelle guidata da Giuseppe Conte, la delegazione di Italia Viva. Dalle 11 le porte di Palazzo Madama si sono aperte anche per i comuni cittadini e da subito si è formata una lunga fila su Corso Rinascimento.