Omicidio Sacchi, appuntamento al 31 marzo. Il padre: “Ho fiducia”
Sarà processato in rito abbreviato Giovanni Princi, l’amico di Luca Sacchi, il ragazzo assassinato nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso con un colpo di pistola alla testa davanti al John Cabot pub in zona Appio. Per lui, come per la fidanzata di Sacchi, Anastasia Kylemnyk, l’accusa è di violazione della legge sulla droga. Per Princi il processo è fissato il prossimo 28 maggio.
Omicidio Sacchi, il processo a fine mese
Respinta invece la richiesta avanzata da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due giovani di San Basilio autori materiali dell’ omicidio, e da Marcello De Propris, che consegnò la pistola ai due. Per loro, come per Anastasiya, il processo inizierà il 31 marzo prossimo davanti alla corte d’assise. Il gup infine ha ammesso la costituzione come parte civile della fidanzata di Sacchi, difesa dall’avvocato Giuseppe Cincioni.
La famiglia di Luca non ha più lacrime
La famiglia di Luca non ha più lacrime. Il papà Alfonso ricorda che la ragazza era stata accolta come una figlia in casa, e poi, dopo il fatto non ha mai più chiamato. “Certo, tutti possono sbagliare, ma bastava chiarire, spiegare, parlare, dire perché ha fatto quello che ha fatto. Luca era un ragazzo pulito, questo emergerà dal processo”. Alfonso Sacchi conferma di avere la massima fiducia della giustizia e nei giudici. Da parte loro gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice, legali della famiglia di Luca Sacchi, esprimono soddisfazione.
I legali: primo passo verso la giustizia
“E’ stato compiuto un primo passo verso la giustizia. Abbiamo sempre sostenuto che chi commette crimini atroci non merita di essere premiato con lo sconto di pena e la decisione di oggi offre un minimo sollievo a tutta la famiglia Sacchi”. Così gli avvocati hanno commentato la decisione del Gip di Roma che ha respinto la richiesta di giudizio abbreviato avanzata da Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris, accusati dell’omicidio del giovane.