Ora il governo annuncia una stretta sugli “youtuber” dopo l’incidente di Casal Palocco

casal palocco incidente (2)

“Su questo punto bisognerà intervenire, i termini e i modi è prematuro dirli, sono sempre convinto che le pene eccessive non servano per evitare i reati, ci vogliono delle condotte di anticipazione del reato, degli strumenti di prevenzione, qualche volta anche non penali, perché poi la sanzione arriva sempre troppo tardi, quando si punisce qualcuno il reato è già accaduto. Una specificazione di questi reati, per queste nuove condotte che hanno la capacità di essere veloci, rapide e persuasive da raggiungere più rapidamente gli obiettivi illeciti, una riflessione certamente è necessaria”. Lo ha detto Francesco Paolo Sisto, viceministro Giustizia, a 24 Mattino su Radio 24.

E arrivano finalmente le scuse del gruppo di youtuber “TheBorderline”, artefici del tragico incidente che tre giorni fa, a Casalpalocco, a Roma, ha causato la morte del piccolo Manual e il ferimento della mamma e della sorella, al termine di una stupida “challenge” su un Suv a beneficio dei propri follower.

Chiude il sito di youtuber: impossibile proseguire

I TheBorderline annunciano lo stop alle attività sul loro canale YouTube, dopo la morte del piccolo Manuel, il bambino di cinque anni rimasto ucciso nell’incidente a Casal Palocco a Roma. “I TheBorderline esprimono alla famiglia il massimo, sincero e più profondo dolore – scrivono – Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita, nulla potrà mai più essere come prima. L’idea di TheBorderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel”.

La rettifica di Alessandro Gassman

Alessandro Gassmann, intanto, fa marcia indietro su YouTube e i guadagni degli YouTuber. L’attore, dopo l’incidente avvenuto a Casal Palocco, a Roma, aveva twittato una riflessione auspicando una legge “che vieti di guadagnare da YouTube, costringa chi posta a mettere sempre faccia e indirizzo email, e che sequestri gli introiti in caso di danni procurati”. Dopo 24 ore, la correzione. “Dai mi sono espresso in modo istintivo sugli YouTubers in generale e non dovevo. Ma penso che chi usa quel mezzo con talento e intelligenza, dovrebbe chiedere una regolamentazione o delle difese che li distingua da ciò che invece è, come abbiamo visto,pericoloso e molto diffuso. Chi ha come me una visibilità grande, deve saper chiedere scusa e prendersi le sue responsabilità, questa non è casa nostra, ma un luogo pubblico“, scrive Gassmann.