Orrore a Ostia, cigno attirato con le molliche di pane e poi fatto arrosto e mangiato (VIDEO)
Shock tra i frequentatori del Canale dei pescatori a Ostia, dove da ieri è scomparso un maestoso cigno. “È stato catturato da un senzatetto”, ha affermato uno dei pescatori. “Lo ha attirato con le molliche del pane e lo ha portato sotto il ponte dove vive”. Lì lo avrebbe poi ucciso e mangiato.
A riprova di questo, un fuoco acceso subito dopo la sparizione del cigno. I resti del falò sono stati visti da numerose persone, tra cui Claudio Atzori, presidente del Parco dello stagno, ancora traumatizzato e arrabbiato per quanto accaduto.
La testimonianza
“Il cigno viveva tranquillamente qui da tempo con la sua compagna e i due figli”, spiega Claudio Atzori. “I pescatori erano abituati alla presenza della famigliola e i cigni alla nostra. Si fidavano dell’uomo, perché noi davamo del cibo senza mai fargli del male”.
Ma il racconto cambia subito tono. “Questa è una zona di Ostia piuttosto vivace. Ci lavorano i pescatori, ma qui vicino ci sono anche i campi di padel e un ristorante molto conosciuto. E c’è un senzatetto, di origine rumena, che gira nei dintorni, che cammina sempre scalzo. Vive proprio a ridosso del Canale dei pescatori, sotto al ponte che lo attraversa. Lo vedo spesso, sia quando sono in barca che altrove.
I pescatori mi hanno raccontato che il cigno grande è stato attirato con dei pezzi di pane da questo senzatetto. Quindi sarebbe stato catturato e poi ucciso per essere mangiato. Nessuno di noi l’ha visto visto mentre veniva mangiato o cucinato. Ma abbiamo visto i resti del fuoco. Sarebbe stato impossibile vederlo mentre lo cucinava o lo mangiava, però lì, dove vive il senzatetto, sono rimasti i resti di un barbecue proprio subito dopo che il cigno è sparito”.
Comunità sotto shock
Il cigno stava sempre con la compa e i due figli, spiega Claudio Atzori. Non abbandonava mai la sua famiglia. “Io personalmente ho visto ieri mattina sotto al ponte, passando con la barca sul lato sinistro, le pentole e il fuoco appena spento, quando il cigno era da poco scomparso. E parlando, con gli altri pescatori uno di loro ha affermato di aver visto l’uomo prendere il cigno. Siamo quindi tutti sconvolti per quanto accaduto. Nessuno può dire di averlo visto mangiare il cigno, ma da quando l’hanno visto prendere l’animale, questo è scomparso”.
E la scomparsa, unita al fuoco vicino alle pentole, ha fatto fare il classico “due più due” ai pescatori, che adesso sono preoccupati per la sorte degli altri tre cigni rimasti nel canale. “Abbiamo paura che possano ‘sparire’ anche loro, attirati con il pane o in qualche altro modo. E non sappiamo come fare per difenderli”.