Orrore a Roma, pitbull sbrana e uccide un Chihuahua nel parco giochi

Una mattinata come tante che si è trasformata in tragedia con un cagnolino, un Chihuahua, sbranato e ucciso da un pitbull. Questo è quello che è successo ieri, intorno alle 10, a Roma, nel Parco Pino Lecce, nel Municipio XI, lì in un posto frequentato da famiglie e bambini perché vicino a molte scuole. Una ‘location’ scelta per trascorrere qualche ora al sole, in mezzo al verde.
Stando a una primissima ricostruzione, il pitbull, sembrerebbe lasciato libero, ha aggredito, sbranato e ucciso il cane di piccola taglia all’interno dell’area giochi destinata ai bimbi. Un episodio terribile, che ha indignato e scosso tutti i residenti, soprattutto quelli che erano lì e hanno assistito alla drammatica scena. Gli stessi che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine dopo aver sentito quelle grida disperate.

Chihuahua sbranato e ucciso da un pitbull nel parco Pino Lecce a Roma
Sul posto ieri mattina sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e gli agenti della Polizia Locale, che ora dovranno fare chiarezza e ricostruire l’esatta dinamica. Intanto, il consigliere del XI Municipio Enrico Nacca chiede a gran voce che si faccia qualcosa per evitare che tutto questo si ripeta: “Questo episodio mette in luce la grave negligenza di alcuni proprietari che, per pura superficialità o irresponsabilità, scelgono di possedere cani di razze potenzialmente pericolose senza avere le competenze e le responsabilità necessarie per gestirli. Parco Pino Lecce è il principale punto di ritrovo del quartiere. E se al posto del piccolo Brando ci fosse stato un bambino? Oggi staremmo parlando di una tragedia irreparabile” – ha tuonato.
Da anni i cittadini del quartiere stanno chiedendo la realizzazione di un’area cani all’interno del parco. Una proposta, spiega Nacca, che è stata approvata con una mozione circa due anni fa. “Ad oggi, però, l’attuale amministrazione sembra disinteressarsi completamente. E’ inaccettabile che un quartiere così densamente popolato non sia dotato di spazi adeguati per la gestione dei cani, mettendo a rischio al sicurezza di tutti” – ha dichiarato il consigliere.
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Il piccolo Brando sbranato e ucciso
E mentre le indagini proseguono per fare chiarezza, oggi resta il dolore della famiglia del piccolo Brando, il Chihuahua sbranato e ucciso. “Ci hanno tolto una parte dei nostri cuori, un figlio che da 12 anni viveva in simbiosi con noi. Siamo distrutti” – ha scritto Sergio, il padrone del cagnolino amato e conosciuto da tutto il quartiere.
“Mi auguro che il responsabile di questo gravissimo episodio venga chiamato a risponderne davanti alla giustizia. Chi mette a rischio la sicurezza pubblica in questo modo è un pericolo per l’intera comunità” – ha concluso Nacca.