Orso semina il panico e ferisce cinque passanti nel centro cittadino (video)

orso slovacchia

Le immagini di un orso che corre in mezzo alle automobili e poi aggredisce due persone sono diventate rapidamente virali in queste ore. Il filmato è stato girato lunedì pomeriggio in una città della Slovacchia.

Ecco i fatti: una donna di 49 anni è stata curata in ospedale per ferite alla spalla e un uomo di 72 anni per un taglio alla testa, dopo l’incidente di domenica a Liptovský Mikuláš, vicino ai monti Tatra, hanno riferito le autorità locali. .

Una bambina di 10 anni e altri due adulti hanno riportato graffi e contusioni, hanno detto le autorità, mentre una coppia che spingeva il loro bambino in un passeggino è stata “fortunata a scappare illesa”. È stato chiesto alle persone di non lasciare le zone residenziali. Lunedì le autorità hanno detto che l’orso era ancora in libertà e sei pattuglie armate gli stavano dando la caccia.

Orso e cinghiale hanno cambiato atteggiamento verso l’uomo dopo il Covid

Dopo il Covid e i lockdown i mammiferi hanno ridotto la loro attività evitando le persone nei luoghi più integri, mentre negli ambienti più antropizzati sono risultati più attivi ma anche più notturni. I grandi carnivori, inoltre, sono risultati i più sensibili ai cambiamenti dell’attività umana. È quanto emerso da uno studio internazionale che ha coinvolto più di 220 ricercatori in 21 Paesi di Museo delle Scienze di Trento, Fondazione Edmund Mach di Trento, Università di Firenze, Università di Siena e Ispra che hanno indagato l’attività di 163 specie di mammiferi con l’utilizzo di oltre 5mila foto-trappole, per lo più dislocate nell’emisfero settentrionale del globo.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale ‘Nature ecology and evolution’. “Le restrizioni alla mobilità delle persone, evento unico nel suo genere, hanno consentito a zoologi ed ecologi di studiare come gli animali rispondono a cambiamenti drastici e rapidi del numero di persone nel loro habitat – ha detto il primo autore dello studio, Cole Burton dell’università canadese della British Columbia -. Ciò che abbiamo riscontrato non è una risposta uniforme degli animali a questi cambiamenti, ma piuttosto la variazione degli effetti in base alla tipologia di ambiente e all’ecologia dei mammiferi studiati, al paesaggio e alla posizione della specie nella catena alimentare”.

I grandi carnivori e i grandi onnivori come l’orso e il cinghiale sono risultati i più sensibili alle variazioni della presenza umana legate alle restrizioni Covid. Secondo i ricercatori, infatti, i grandi carnivori hanno mostrato una marcata tendenza ad evitare le persone quando sono ritornate a frequentare le aree naturali, mentre i grandi onnivori hanno mostrato una riduzione della loro attività alla ripresa della presenza umana in contesti urbani e suburbani.