Ostia, al via il progetto “Dove lo getto”: anche i ragazzi con disabilità differenziano

dove lo getto

Al via il progetto Dove lo getto, avviato dalla Fondazione Roma Litorale. Un’iniziativa innovativa dedicata a persone con disabilità del neurosviluppo. Si tratta di un percorso educativo che mira a sviluppare competenze e favorire la cittadinanza attiva attraverso la gestione del ciclo dei rifiuti in un contesto reale, come il centro diurno e altre strutture gestite dalla fondazione.

Un modello per la cittadinanza attiva

L’iniziativa coinvolge dieci ragazzi che, tramite attività pratiche, imparano a gestire la raccolta differenziata nel centro diurno, nel bar interno e nell’area mensa. Questo non solo li aiuta a sviluppare abilità quotidiane e capacità di lavorare in gruppo, ma rafforza anche la loro manualità, la motricità fine e la gestione delle responsabilità. “Il progetto – ha dichiarato il direttore generale Stefano Galloni – riflette la politica di responsabilità sociale della Fondazione. Grazie all’impegno dell’equipe e dei ragazzi, è stato possibile trasformare un’idea ambiziosa in un’esperienza concreta di apprendimento attraverso il gioco e il supporto visivo”.

L’importanza del contesto ambientale

Galloni ha sottolineato il valore del territorio in cui il progetto si sviluppa: la splendida area di Roma Litorale, che vanta beni artistici, la Pineta di Castel Fusano, i lidi e le secche di Tor Paterno. Questo ambiente non solo è fonte di ispirazione, ma richiama all’importanza di prendersi cura del territorio, integrando persone con fragilità in una visione sostenibile e moderna della comunità. “Il nostro territorio è meraviglioso – sottolinea Galloni – In un contesto in cui si lavora e in cui si vive si deve ormai modernamente operare sia per persone che hanno fragilità sia che non le abbiano, in maniera tale da essere di aiuto a se stessi, agli altri e a migliorare quella qualità della vita che è la base dei rapporti anche sociali tra le persone”. 

Un impatto positivo

Il progetto si inserisce in un quadro più ampio, dove la raccolta differenziata e la sostenibilità ambientale sono centrali nelle politiche locali. L’obiettivo è quello di contribuire, anche attraverso il piccolo ma significativo impegno della Fondazione, a migliorare l’impatto ambientale complessivo delle organizzazioni e della comunità. “I nostri ragazzi anche nuovi sono impegnati nella gestione del ciclo dei rifiuti che sta diventando sempre più importante – conclude Galloni – Viviamo fortunatamente in un luogo in cui la differenziata è diventata centrale nelle politiche di tutti, a cui speriamo faccia seguito anche grazie al nostro piccolo contributo un miglioramento dell’impatto ambientale di tutte le organizzazioni sul nostro ecosistema”.  Attraverso “Dove lo getto” l’inclusione e l’educazione ambientalesi intrecciano, offrendo alle persone con disabilità l’opportunità di sentirsi parte attiva e responsabile della società, promuovendo al contempo la qualità della vita e la tutela del pianeta.