Ostia, ‘Allontanati, fro..o’: aggredito ventenne, botte, spintoni e insulti alla fermata della Roma-Lido

fermata Stella Polare Ostia - Roma-Lido

“Ma guarda come ti conci, vattene via, brutto fro..o”. “Gay di merda”. È iniziata prima con gli insulti, poi con gli spintoni. infine si è passati ai calci e ai pugni. Violenta aggressione omofoba a Ostia, dove il 7 luglio un ventenne di origine iraniana è stato circondato, spintonato e picchiato da un numeroso gruppo di ragazzi nordafricani. I magrebini, incuranti delle numerose persone presenti, hanno iniziato dapprima insultare pesantemente e strattonare l’asiatico, “colpevole” di essere vestito in maniera troppo eccentrica per il gusto dei nordafricani. Poi lo hanno picchiato e derubato.

“Se muori andiamo in paradiso”

Se muori ci fai un favore, così noi andiamo in paradiso: Allah vuole così”, avrebbero anche detto mentre lo picchiavano. Un’aggressione durata pochi minuti, sufficienti per lasciargli una contusione alla spalla e alcuni lividi, che i medici dell’ospedale Grassi, dove il ragazzo è poi stato portato dai sanitari del 118 intervenuti sul posto, hanno refertato in due giorni di prognosi.

La vicenda è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della stazione. I filmati sono stati acquisiti dagli agenti della Polizia del X Distretto, che ora stanno indagando sulla vicenda. Che non è solo un’aggressione omofoba.

Il furto durante l’aggressione

Il branco di nordafricani, infatti, durante l’aggressione ha anche sottratto dallo zaino della giovane vittima 200 euro. Il ragazzo, mentre veniva picchiato, insultato e derubato, urlava per chiedere aiuto, ma nessuno dei passeggeri lì vicino è intervenuto in suo aiuto. Solo le guardie giurate della stazione sono poi arrivate, facendo disperdere il gruppo dei nordafricani.

È quindi stata chiamata la polizia, che ha immediatamente avviato le indagini per cercare di individuare i componenti del branco. I poliziotti hanno ascoltato alcuni dei presenti e hanno raccolto la testimonianza del ragazzo vigliaccamente aggredito solo perché vestito in maniera – secondo il gusto dei nordafricani – “eccentrica”.