Ostia, ancora stop a discoteche e feste negli stabilimenti. Federbalneari: “Stagione compromessa”

Ostia

Prima c’erano le lamentele per la musica fino al mattino, che impediva ai residenti di dormire. Ora, al contrario, c’è il silenzio. Troppo silenzio. A Ostia non si conoscono le vie di mezzo. Per questa stagione estiva, infatti, gli stabilimenti balneari attendono ancora il “semaforo verde” per poter dare il via alle feste e alla musica. Permessi che non arrivano e che, al momento, non si sa quando arriveranno.

E intanto molte prenotazioni sono state disdette, con clienti che hanno scelto altre località: Fregene, Fiumicino, ma anche Anzio e Nettuno, Comuni dove i regolamenti sono già nero su bianco. A Ostia, invece, il Campidoglio al momento ha bloccato i permessi richiesti dai gestori dei lidi balneari che erano già al lavoro per organizzare serate danzanti ma anche lauree, matrimoni e compleanni.

A Ostia non si balla

E quindi niente discoteche né tantomeno feste notturne, almeno per il momento, negli stabilimenti di Ostia. Nonostante un incontro tra le parti – svolto il 20 giugno – ancora non si è arrivati a una soluzione. E i Federbalneari Roma sono disperati, come riferisce il presidente Massimo Muzzarelli all’Adnkronos.

“Siamo a luglio e le nostre richieste sono ancora senza risposta da parte del dipartimento Cultura. Non sappiamo cosa dire ai cittadini che ci chiedono una conferma delle loro prenotazioni, ci sono sempre più telefonate di persone che chiedono ‘cosa succede, se siamo chiusi o aperti’. Per non parlare dei danni all’indotto, con la gente che non va in discoteca ci sono ripercussioni su bar e ristoranti. È a rischio la stagione estiva, anzi siamo oltre il pericolo perché il core business della stagione notturna è proprio in questo periodo perché, poi, i romani vanno altrove. Ad ora c’è una totale incertezza sulle attività”.

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La protesta sotto al municipio

La scorsa settimana i balneari avevano inscenato una protesta sotto al municipio, ma i risultati sono stati vani. In ballo ci sono decine di migliaia di euro di incassi che stanno andando in fumo. Sono coinvolti una decina di balneari che, nel periodo estivo, trasformano i loro stabilimenti in discoteche e location per eventi.

Per quale motivo ci sono i ritardi

Ma un motivo per questi ritardi c’è. Anzi, più di uno. Si parte dal fatto che in passato, fino allo scorso anno, a gestire le pratiche era il X Municipio, competente sul demanio e mare. Ma poi le deleghe sono tornate al Comune (con tutte le polemiche connesse). Questo ha generato un rimbalzo delle autorizzazioni tra le scrivanie del Dipartimento Cultura all’Urbanistica.

Ma non solo. Le regole sembrano essere più stringenti: niente via libera alle discoteche se si registrano abusi o pezzi di cemento spostati negli stabilimenti, tanto più se ci sono di mezzo canoni delle concessioni non pagati.

Questo potrebbe ostacolare molti balneari, dal momento che, a causa dei danni provocati dalle mareggiate, sono stati diversi gli interventi fatti agli stabilimenti. Senza contare tutti quegli stabilimenti che hanno contenziosi con il Comune proprio a causa dei canoni arretrati.