Ostia Antica, il progetto del parco d’affaccio sul Tevere di Gualtieri e Alfonsi è sbagliato?

Da sinistra, il rendering del parco d'affaccio sul Tevere, a destra il sindaco/Commissario Roberto Gualtieri e la sua assessora Sabrina Alfonsi

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Ostia Antica, il progetto del parco d’affaccio sul Tevere di Gualtieri e Alfonsi è sbagliato? C’è chi se lo chiede, visto che subirà un ritardo di almeno 60 giorni l’ultimazione del progetto realizzato per il Giubileo che prevede la costruzione di uno spettacolare parco d’affaccio sul Tevere. Dovrebbe sorgere a breve all’interno del parco archeologico di Ostia Antica. Una delle aree antiche più belle della Capitale.

Progetto che è in corso di realizzazione proprio all’altezza di un curvone a 90 gradi del fiume stesso, con le piene d’acqua che ‘premono’ sugli argini in modo decisamente forte. Un progetto particolarmente caro al sindaco/Commissario per il Giubileo Roberto Gualtieri e alla sua fedele assessora Sabrina Alfonsi. Ma anche particolarmente complesso, proprio per l’area in cui si trova. Un’area situata oltreché su un curvona a 90 gradi anche a due passi dalla foce, con le mareggiate che ‘spingono’ acqua di ritorno.

Ostia Antica, il progetto del Parco d’affaccio sul Tevere è in ritardo

Il ritardo di due mesi (non poco per un’opera giubilare, creata per essere utilizzata prima di tutto dai pellegrini, con i fondi pubblici del Giubileo) è dovuto ad una questione decisamente seria.

“Tale richiesta di proroga dei termini per l’ultimazione dei lavori – scrive il Campidoglio tra le carte che Il Nuovo 7 Colli ha potuto visionare – (è stata, ndr) presentata dall’impresa e motivata dalla necessità di eseguire nell’area di cantiere approfondimenti strutturali per la realizzazione di fondazioni più profonde di quelle inizialmente previste, al fine di garantire sicurezza statica e stabilità delle strutture.

Inoltre – prosegue il documento capitolino – per le forniture dei pali di legno costituenti le fondazioni dei pontili, vista la peculiarità delle loro caratteristiche tecniche e delle relative certificazioni di qualità, si è dovuto ricorrere a fornitori residenti fuori il territorio italiano. Con conseguente allungamento dei tempi di consegna dei materiali relativi agli elementi strutturali, necessari per la realizzazione dei pontili”.

Sicurezza e tenuta delle fondazioni del pontile sul Tevere

Stiamo parlando, quindi, di un ritardo legato alla tenuta e stabilità delle fondazioni di un pontile che si trova sull’acqua e che dovrà ospitare decine-centinaia-migliaia di persone per gli anni a venire, non solo per il Giubileo. È evidente che si tratti di questioni che attengono alla sicurezza del progetto stesso e non ad aspetti minori, ossia meramente estetici-bellezza.

Le parole contenute nel documento del Comune di Roma

Di solito, ben prima che un progetto venga approvato, hanno luogo tutte le verifiche tecniche del caso. Specie, lo ripetiamo, per progetti che riguardano zone situate a ridosso di corsi d’acqua, come quello di cui si parla, o sul mare. Del resto, proprio in questi ultimi mesi-anni a Ostia le mareggiate, sempre più frequenti e potenti, stanno mettendo seriamente a rischio la stabilità degli stabilimenti, inghiottiti dal mare.

È a rischio anche la tenuta della stessa fontana e piazza dello Zodiaco, inaugurata recentemente. Le mareggiate costituisco un rischio anche per il prolungamento della stessa ciclabile, con il cantiere che ha già ricevuto l’ok di Campidoglio e Municipio.

Ma il Comune e il commissario del Giubileo non si è accorto di nulla?

La domanda, tornando al parco d’affaccio sul Tevere del Parco di Ostia Antica, sorge quindi spontanea: possibile che un progetto così recente non abbia tenuto conto del fatto che le fondazioni dovranno essere ancorate a ridosso del Tevere, con tutte le problematiche ed i rischi di sicurezza e staticità del caso? L’azienda che lo ha predisposto lo scopre solo ora? Non sono stati svolti rilievi e studi preliminari? L’ufficio tecnico comunale/giubilare che ha dato l’ok non ha notato nulla di strano nel progetto? Vi saranno ora aumenti dei costi del progetto?

Bombe d’acqua improvvise, piene del fiume Tevere (a ridosso della foce) che vanno calcolate su tempi di ritorno di 500 anni, stati di secca, innalzamento del livello delle acque che segue improvvise e rapide mareggiate, etc: nessuno ci ha pensato prima di ora?

Ostia Antica, il rendering del Parco d’affaccio sul Tevere

Quei cantieri sul Tevere vicino Ostia, tra Torrino e Mezzocamino…

Un problema analogo di sicurezza, del resto, era stato da noi sollevato anche in merito ad altri cantieri che sono in pieno corso di svolgimento sempre a ridosso del Tevere, tra l’altro a poche centinaia di metri di distanza da Ostia, per la precisione in località Torrino-Mezzocamino e Giardini di Roma. Regione Lazio e Comune di Roma hanno avviato, proprio tra Torrino-Mezzocamino e Giardini di Roma, tre cantieri per la costruzione di due nuove stazioni della Metro Roma- Ostia Lido e di un parcheggio interrato multipiano.

Il V.I.A. libera veloce di Regione Lazio e Comune di Roma: e il Tevere?

I tre progettoni hanno ottenuto, tra l’altro, un via libera-veloce grazie a un iter burocratico che non prevede che i tre progetti vengano sottoposti alla procedura V.I.A.-Valutazione di Impatto Ambientale. La V.I.A. richiede tempo ma serve, per legge, proprio ad assicurare la bontà e compatibilità di un progetto con il territorio su cui sorge. Su tale articolo, in cui esprimevamo le nostre perplessità, abbiamo subito anche una querela.

I progetti e i cantieri che riguardano zone evidentemente ad altissimo rischio idrogeologico debbono essere svolti in modo accurato, senza fretta. Specie in tempi di cambiamenti climatici. Speriamo che il Comune di Roma impari in fretta, insieme anche a certe aziende regionali che hanno la querela facile. E noi? Continueremo a fare il lavoro di giornalisti, non di addetti stampa: ossia quello di puntare il dito dove vi sono stranezze nei progetti pubblici.