Ostia, balneari contro Gualtieri su concessioni e roghi dolosi: ambientalisti in difesa del sindaco

La gestione delle concessioni balneari e la serie di incendi dolosi che hanno colpito Ostia negli ultimi giorni hanno inasprito il confronto tra gli imprenditori del settore e gli ambientalisti. Da un lato, il Sindacato Italiano Balneari (SIB) denuncia “allusioni calunniose” da parte del Comune che metterebbero in cattiva luce i concessionari. Dall’altro, invece, Legambiente sostiene con forza il percorso avviato dall’amministrazione capitolina per riformare la gestione del litorale, puntando su trasparenza e legalità.
Il grido di allarme dei balneari: “Danno e beffa”
Il presidente del SIB, Antonio Capacchione, ha espresso indignazione per la situazione in cui si trovano gli imprenditori balneari di Ostia, che oltre ai danni materiali subiti dagli incendi devono ora affrontare sospetti e insinuazioni.

“Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, che ha assicurato alla giustizia l’autore degli atti vandalici, dimostra che i balneari romani non c’entrano nulla. È ignobile e offensivo insinuare il contrario”, ha dichiarato Capacchione.
Secondo il SIB, il vero problema sarebbe l’atteggiamento dell’amministrazione capitolina, che starebbe forzando la mano sui bandi delle concessioni demaniali di Ostia, anziché attendere il pronunciamento del TAR previsto per ottobre. “Surreale che si esprimano dichiarazioni di solidarietà non verso gli imprenditori danneggiati, ma verso il Comune di Roma”, ha aggiunto Capacchione.
Legambiente: “Basta proroghe, si rispettino le regole”
Dall’altro lato della barricata, Legambiente Lazio ribadisce il pieno sostegno al percorso intrapreso dal Comune di Roma per riformare la gestione del litorale, ponendo fine alle proroghe delle concessioni.
“Giù le mani dalla costa. È il momento di voltare pagina: il Comune sta costruendo una gestione sana delle strutture balneari, ed è questa la direzione giusta”, hanno dichiarato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ed Elisabetta Studer, presidente del circolo Legambiente Litorale Romano di Ostia.
Secondo gli ambientalisti, gli incendi potrebbero essere riconducibili ad atti intimidatori contro chi sta cercando di ripristinare la legalità. “Confidiamo nel lavoro della magistratura per fare luce su quanto accaduto. Oggi c’è un lungomuro da abbattere, un ambiente da preservare e uno sviluppo sostenibile da garantire”, hanno aggiunto i rappresentanti di Legambiente.
Acceso dibattito in tutta Italia
La questione delle concessioni balneari è al centro di un acceso dibattito in tutta Italia. La direttiva Bolkestein impone la messa a gara degli stabilimenti, ma il settore ha sempre goduto di proroghe, sostenute anche da alcuni esponenti politici. Il Comune di Roma ha deciso di anticipare i tempi, puntando su bandi di gara immediati.
Il TAR si pronuncerà in ottobre sulla legittimità della decisione dell’amministrazione capitolina. Fino ad allora, lo scontro tra balneari e ambientalisti continuerà a infiammare il dibattito, tra accuse, sospetti e la necessità di trovare un equilibrio tra interessi economici, legalità e tutela dell’ambiente.