Ostia, furti, prostituzione e degrado sulle spiagge: l’ex ufficio tecnico diventa il ‘covo’ dei malviventi

Spiaggia Ostia
Contenuti dell'articolo

Spiaggia fai da te a Ostia Ponente, dove c’è una spiaggia libera gestita da nord africani. Qui non è stato vinto nessun bando, ma malgrado questo la spiaggia viene gestita da un gruppo di stranieri magrebini, che ne fanno il bello e cattivo tempo.

Di giorno l’area è diventata punto di ritrovo di ladri che girano indisturbati tra i bagnanti per derubarli di tutto. La sera invece la spiaggia cambia look e diventa quartier generale di spaccio. Stiamo parlando della spiaggia Gialla.

Da luogo romantico a ritrovo di malviventi

Prima chiamata spiaggia Cayenne e in seguito – durante il mandato del Movimento 5 stelle – “Spiaggia degli sposi” – il fine settimana diventa “spiaggia d’appuntamenti” dove si possono incontrare, a pagamento, giovani ragazze che si mettono a disposizione di uomini in cerca di ‘emozioni amorose’.

La sera i lampioni si spengono, come tutto il tratto del lungomare Paolo Toscanelli e del lungomare Duca degli Abruzzi, trasformando questo pezzetto di lungomre romano in zona franca a disposizione di giovani criminali che delinquono con la sicurezza di non essere presi in flagrante.
Ci sono video camera installate sui lampioni: ma funzionano?
L’ex ufficio tecnico occupato è ormai diventato deposito di refurtiva e, grazie alla staccionata di legno costruita, la merce è al sicuro da occhi indiscreti.

Nessuno vuole lavorare nella spiaggia Gialla

Gli assistenti bagnanti non vogliono lavorare qui e ogni anno si fa il sorteggio e a “a chi tocca nu se ingrugna’.

Quest’anno è toccato a Manuel, un ragazzo di 26 anni che vive nell’entroterra di Ostia. Manuel il suo lavoro lo fa bene e non si occupa solo di salvare vite ma anche di aiutare turiste che quotidianamente vengono derubate dei loro averi.

Cosa è accaduto nella spiaggia gialla il giorno prima di Ferragosto? Intorno alle 16, un uomo di nazionalità nord africana punta due bambine, una di 10 e l’altra di 12, che si stanno facendo il bagno. Entra in acqua, si avvicina e comincia a palparle. Il papa’ non se ne accorge, ma i bagnanti sì. La spiaggia si infuoca e i lidensi tuonano.

In massa si alzano e accorrono in salvo delle due bambine che urlano al tunisino di lasciarle perdere.

Il “linciaggio”: botte da orbi contro lo straniero

Riescono a fermare l’uomo e a prenderlo, lo trascinano fuori e lo riempiono di botte. Pugni, calci, sputi, anche il famoso pannocchiaro interviene a prenderlo a schiaffi, fino all’intervento delle forze dell’ordine.

L’uomo viene portato via sanguinante per accertamenti. Quando si tratta di molestie sessuali a bambine, Ostia ha tolleranza zero e i cittadini non perdonano.

I precedenti: atti osceni una settimana prima

Ma il tentativo di molestie del 14 agosto non solo il solo episodio accaduto lì. La settimana precedente un altro magrebino viene visto sulla spiaggia mentre si masturba di fronte a tutti. Viene segnalato agli assistenti bagnanti che intervengono e lo fanno portare via dagli agenti della polizia locale di Roma capitale.

Le minacce di morte

Ieri, intorno alle 15:00, un 28 enne sempre di origini magrebine, si arrampica sul pontile diroccato e si tuffa, mettendo a rischio la sua vita. Manuel fischia, pregandolo di scendere perché si sarebbe potuto far del male. In quel tratto di mare l’acqua è molto bassa e c’è il pericolo di insaccarsi, rischiando di rimanere paralizzati.

Nello stesso tempo sulla spiaggia si era perso un uomo di 65 anni, la moglie era in lacrime e tutti i bagnini del litorale (tramite whatsapp) erano in allarme e si stavano coordinando per ritrovare l’uomo.

Il magrebino esce dall’acqua, va incontro a Manuel e lo minaccia di dargli una coltellata. “Fatti i ca**i tuoi”. I toni si alzano e il bagnino, circondato dagli amici bagnanti, riesce a chiamare il NUE 112, che tempestivamente interviene. Lo straniero viene portato via, evitando il peggio.

Manuel ha 90 giorni per denunciare, ma non lo farà. La sua motivazione è che sarebbe solo una spesa di soldi, visto che nulla verrà fatto all’uomo. Perché rischiare ritorsioni se neanche l’amministrazione di Roma capitale si è degnata di fargli una chiamata di supporto e vicinanza?

Le domande dei lidensi

Visto gli interventi che ci sono stati in passato su questa spiaggia libera, perché l’amministrazione non fa un bando per gli operatori di sicurezza in protezione dell’utenza e degli assistenti bagnanti?

Perche’ l’ex ufficio tecnico ancora non è stato messo in sicurezza se palesemente è diventato un covo di sbandati e magazzino per la refurtiva? Si potrebbero mettere agenti in borghese per sventare futuri reati e crimini?

La stagione estiva non è ancora finita e Manuel non può più rischiare in questo modo. Aspettare ancora significherebbe mettere a serio rischio la vita di un uomo che le vite le salva. Aspettiamo la disgrazia, per poi far indignare tutti i residenti di Ostia che adorano questo ragazzo per tutti i salvataggi che ha fatto?

Ostia chiede sicurezza per i suoi residenti e i suoi lavoratori e se l’amministrazione non sa prendersi cura di loro, l’unica speranza sarà la richiesta di un’intervento del Prefetto di Roma Lamberto Giannini.