Ostia, Casapound non molla. E Marsella è pronto a scendere in piazza
È pronto a scendere in piazza Luca Marsella, consigliere del Municipio X di Ostia eletto con Casapound Italia. Per difendere le famiglie italiane che a fine aprile hanno occupato gli alloggi abbandonati dal Ministero della Difesa e creato l’esperimento di Area 121. Si tratta di una ventina di appartamenti che da anni versavano nel degrado più totale, mentre per molti cittadini italiani è impossibile comprarsi una casa. O pagarsi un canone di affitto. E quegli appartamenti non utilizzati erano diventati sempre più un vero e proprio schiaffo alla miseria. Così è iniziata una occupazione autogestita, una volta tanto diversa da tutte le altre. Quelle cioè effettuate dai centri sociali di estrema sinistra. Che vengono sempre tollerati, e spesso coccolati dalla pubblica amministrazione. Anche quando all’interno si spaccia droga e si predica violenza. Politica e sociale. Invece ad Area 121 si respira una atmosfera diversa. Come spiega lo stesso Marsella in un video sul suo profilo Facebook. Quello nuovo, non oscurato dalla censura. Quegli alloggi li abbiamo ripuliti e sanificati, spiega l’esponente di CPI. E lo smaltimento dei materiali e dei cumuli di immondizia trovato all’interno è stato fatto in piena osservanza della legge. In più, le famiglie qui sono composte da Italiani. E rispettano le regole. Area 121 diventerà un posto aperto a tutti, con aree giochi per bambini. Troppo bello, in una Ostia preda del degrado e dell’abbandono. E parte la solita mobilitazione antifascista.
Ostia, solita mobilitazione antifascista contro Area 121. Marsella e Casapound pronti a scendere in piazza
L’esperimento comunitario di Area 121 a Ostia sta dando fastidio a molti. Perchè le famiglie che hanno occupato una ventina di alloggi in abbandono del Ministero della Difesa sono tutte italiane. Non spacciano droga e non cantano Bella Ciao dal balcone. Non ritraggono le altre persone a testa in giù su Facebook. Che in quei casi si scorda della censura. Non strizzano l’occhio alle sardine ma anzi accettano l’aiuto di Casapound. E allora scatta la mobilitazione antifascista. Mentre a mezzo chilometro la ex colonia Vittorio Emanuele è occupata da decenni. Per lo più da extracomunitari irregolari. Una zona franca dove è tollerato lo spaccio e garantita l’impunita’. Due pesi e due misure, come ormai ci hanno abituato prima le amministrazioni di sinistra della capitale. E adesso la giunta Raggi. Ma il consigliere municipale di Casapound Luca Marsella non ci sta a farsi intimorire. E così ha annunciato che scenderà in piazza accanto alle famiglie degli occupanti di Area 121 mercoledì 27 maggio. Proprio il giorno scelto dai centri sociali per il presidio antifascista. Attenzione però a non ricadere nella trappola degli opposti estremismi. Di cui qualcuno nelle stanze dei bottoni potrebbe tornare ad avere nostalgia.
PD e 5 Stelle votano per lo sgombero immediato delle famiglie italiane di Ostia. Ma nei centri sociali di sinistra si faceva campagna elettorale
Vi siete messi nelle mani sbagliate. Così si sarebbe rivolto l’ex Senatore e candidato del PD alle ultime elezioni in decimo municipio Athos De Luca ad alcune famiglie italiane. Che stavano affiancando il consigliere municipale di Casa Pound Luca Marsella in una diretta Facebook. È lo stesso Marsella a renderlo noto sul suo profilo social. Esprimendo tutto lo sdegno per quanto sta accadendo ad Ostia in questi giorni. Perchè da quando è nata l’occupazione degli ex immobili della Difesa di Area 121 la sinistra ha perso la testa. Fino a votare insieme ai 5 Stelle una mozione per lo sgombero immediato degli occupanti. Mentre pochi mesi fa negli immobili romani occupati le sardine aprivano le campagne elettorali. È grave che la Questura abbia autorizzato una manifestazione pubblica dei centri sociali mercoledì prossimo qui ad Ostia, conclude Marsella. Proprio a trecento metri dalla sede di Area. Ma in piazza ci saremo anche noi, con un nostro presidio a difesa delle famiglie italiane. Che non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare.
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