Ostia come cenerentola di Roma: l’affondo di Ferrara contro Rocca e la Regione Lazio

È un attacco frontale, duro e senza filtri, quello lanciato dal vicepresidente dell’Assemblea capitolina Paolo Ferrara (Movimento 5 Stelle) contro la Regione Lazio e il suo presidente Francesco Rocca. Al centro della polemica, ancora una volta, c’è Ostia, il municipio romano affacciato sul mare, costantemente al centro di tensioni politiche, ma sempre più ai margini delle politiche istituzionali.
Il vicepresidente dell’Assemblea capitolina accusa apertamente la giunta regionale di aver adottato una logica discriminatoria e miope nella distribuzione dei fondi destinati ai Comuni costieri. “A Roma sono stati destinati appena 5 centesimi a persona. A Sperlonga, 28 euro a testa. Questa è la sperequazione istituzionale che Rocca ha messo in atto”, tuona Ferrara, evidenziando numeri che, se confermati, suonano come una beffa.

La “Supercazzola” dell’ex Prefetto e il Commissariamento
Nel suo intervento, Ferrara non manca di rievocare un passato ancora ingombrante: l’epoca di Mafia Capitale e la contestata decisione di commissariare il solo Municipio di Ostia, mentre – come dichiarato anche dall’ex prefetto Franco Gabrielli – sarebbe stato forse più coerente sciogliere l’intera amministrazione comunale. “È da allora che Ostia viene trattata come un territorio maledetto, un luogo da punire, da ignorare, da lasciare marcire”, attacca il vicepresidente, tracciando un filo rosso che unisce passato e presente, responsabilità politiche e negligenze amministrative.
Una Capitale spezzettata
Ma il vero nodo della questione è l’assurda frammentazione con cui viene considerata Roma. “Mentre i Comuni costieri vengono finanziati come entità uniche, a Roma si pensa solo al X Municipio, come se la città non avesse un litorale di oltre 20 chilometri, milioni di abitanti e una vocazione turistica ancora fortissima”, continua Ferrara, dipingendo un quadro a dir poco paradossale.
Come può la Capitale d’Italia, con la sua storia millenaria e il suo ruolo strategico, essere trattata con così tanta leggerezza? Come si può ignorare Ostia, che per decenni è stata la spiaggia dei romani e oggi continua ad accogliere flussi turistici importanti nonostante degrado, carenze infrastrutturali, criminalità diffusa e trasporti inadeguati?
Litorale maltrattato
“Roma non è solo un Municipio. Roma è la Capitale. E merita rispetto, investimenti e una visione all’altezza della sua storia e del suo ruolo”, incalza Ferrara. È difficile dargli torto. In qualsiasi altra capitale europea, un litorale simile sarebbe un gioiello da proteggere, valorizzare, promuovere. A Roma, invece, si continua ad affondarlo, pezzo dopo pezzo, euro dopo euro negato. L’affondo del Movimento 5 Stelle non è soltanto un atto d’accusa politico. È un grido d’allarme. È il tentativo, forse tardivo, di riportare Ostia al centro di un’agenda urbana che troppo spesso dimentica i suoi confini marittimi. La domanda è semplice: vogliamo davvero continuare a trattare Ostia come la “Cenerentola” della Capitale? Nel silenzio delle istituzioni e nella sordità della Regione, resta il rumore assordante dell’abbandono. E la voce di Ferrara, questa volta, ha il tono amaro della verità.