Ostia, criminali in azione. Vetri e chiodi nella sabbia per ferire i bagnanti (video)
Criminali in azione nel lungomare di Ostia. Perchè quello che è successo è di una tale gravità da non meritare nessun altro appellativo. Infatti degli sconosciuti hanno conficcato pezzi di vetro e vecchi chiodi arrugginiti in mezzo alla sabbia. Nella parte di arenile della ex spiaggia Amanusa. Una operazione scientifica e mirata a far male, da quello che racconta chi ha scoperto questa porcheria. Perchè tutti i vetri e i chiodi sarebbero stati messi in modo da creare una fila abbastanza serrata. Così che qualunque bagnante in entrata o in uscita da questa spiaggia avrebbe comunque finito per metterci i piedi sopra. Per questo motivo non sembra proprio che si tratti di uno scherzo. Magari fatto da deficienti che non hanno di meglio da combinare nella loro vita. Ma piuttosto di uno sgarro, o contro qualcuno che lavora da queste parti o contro la stessa amministrazione. A denunciare il tutto un video girato da alcuni cittadini e ripreso sul suo profilo Facebook da Adriana Fornaro. Presidente del comitato civico della Madonnetta e simpatizzante del Movimento 5Stelle. Quello che è stato scoperto da alcuni ragazzi ieri è di una gravità assoluta, ha dichiarato la Fornaro. E sono veramente incavolata.
A Ostia siringhe, vetri e chiodi sulla sabbia: sicurezza a rischio
Volevano far male a molta gente. Le Forze dell’Ordine cercano i bastardi che hanno messo vetri e chiodi nella spiaggia di Ostia
Ora è caccia all’uomo. Per trovare chi ha messo vetri e chiodi nell’arenile di Ostia. All’altezza della ex spiaggia Amanusa. Con l’intento di ferire un bel po’ di persone. Bagnanti ignari di tutto, magari famiglie con bambini. Un gesto infame e assolutamente ingiustificabile. Scoperto da alcuni ragazzi assolutamente per caso. E così è scattata subito la denuncia ai Carabinieri. Che ora hanno in mano il caso. E quasi certamente la Procura aprirà un fascicolo contro ignoti. Magari per tentate lesioni. E danneggiamento dell’arenile. Nonché per la minaccia evidente alla salute pubblica. Ancora più aggravata dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e dai futili motivi del gesto. Intanto gli stessi scopritori del boicottaggio hanno provveduto a bonificare il tratto di spiaggia, aiutati anche da alcuni papà che si trovavano in zona. Proprio per portare i loro figli a fare il bagno. Non immaginando assolutamente il rischio che correvano. Ora il tratto di arenile resterà chiuso per due giorni, e verrà restituito pulito e perfettamente sicuro ed agibile. Ma ovviamente resta la paura che il gesto possa ripetersi. E la speranza che questi delinquenti vengano assicurati al più presto alla giustizia.