Ostia, dalla Regione i complimenti alla polizia: ma le parole non bastano, servono i fatti
Visita non a sorpresa dell’assessore al Personale, Polizia locale, Enti locali, Sicurezza urbana e Università della Regione Lazio Luisa Regimenti a Ostia, nella mattinata di oggi, 13 settembre.
L’assessore ha documentato la sua visita al Commissariato del X Distretto e all’ospedale Grassi con un post, corredato di foto e di promesse. Che però non danno né tempi né effettivi numeri. “Oggi mi sono recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia per portare la vicinanza e la solidarietà di Forza Italia al personale sanitario e agli agenti di polizia che spesso si trovano a fronteggiare situazioni di tensione e di violenza”, scrive Luisa Regimenti.
“Al Direttore Generale dell’Asl Roma 3 Francesca Milito, al Direttore del DEA Giulio Maria Ricciuto e al funzionario responsabile dell’Anticrimine del Commissariato Lido Commissario Capo Fabrizio Petrucci ho garantito il massimo sostegno a tutela dei professionisti che si prendono cura della nostra salute”.
Telecamere di videosorveglianza. Ma solo in ospedale?
L’assessore ha poi proseguito dando la sua ricetta. “Lavoreremo per potenziare il presidio (riferendosi a quello presente all’interno dell’ospedale, ndr) e per implementare gli ausili tecnologici a partire dalle telecamere di videosorveglianza. Garantire tranquillità ai camici bianchi significa anche aiutare gli operatori a rendere un servizio migliore ai cittadini”.Luisa Regimenti”. Tutto bello. Ma non basta.
Ostia, si sa, è un territorio difficile. E lo dimostrano i numerosi episodi di criminalità ormai quotidiani. E i cittadini percepiscono uno stato di insicurezza per le strade della città. A vivere male, quindi, non sono solo i professionisti della salute, ma anche tutti gli altri cittadini, che poi dovranno andarci, da questi professionisti, quando – loro malgrado – diventeranno protagonisti magari di un’aggressione.
Forze dell’ordine sottodimensionate
Il territorio coperto da polizia e carabinieri, a Ostia, è enorme. Basta pensare che la polizia, oltre a coprire l’intero X Municipio – e quindi oltre tutta Ostia anche Malafede, Acilia, Casal Palocco, Ostia Antica, Castel Fusano, Castel Porziano e Infernetto – dovrebbe garantire il servizio anche a Pomezia e Torvaianica.
I carabinieri, invece, arrivano fino tutto arrivano fino a Vitinia e al Torrino per quanto riguarda il lato ovest, mentre sud coprono fino a Pratica di Mare e il confine con Torvaianica. Per quanto riguarda il lato nord, devono prestare servizio fino a Fiumicino e Fregene. Territori immensi, per polizia e carabinieri, che sono sottodimensionati rispetto al personale a disposizione. E al lavoro da svolgere.
Fatti, non parole
E allora servono i fatti, non solo le parole. Non solo le passerelle con tanto di foto. Ben vengano quindi le telecamere nei pressi dell’ospedale e delle Asl. E il potenziamento del presidio di polizia al pronto soccorso. Ma servono telecamere anche nel resto del territorio, per dare ossigeno agli agenti che non riescono a coprire tutti i servizi.
Non è certo la Regione che può sopperire alle mancanze dello Stato. La forza-lavoro dovrebbe integrarla lo Stato. Ma la Regione potrebbe dare un aiuto, appunto, fornendo strumenti come le telecamere di sicurezza sul territorio o altra strumentazione di supporto. Spingendo per far mettere un commissariato a Pomezia, in modo da alleggerire il lavoro di Ostia. Ci sarebbero tante cose da fare. Quindi speriamo che non si aspettino le prossime elezioni, quando servono i voti e si corre per far vedere quanto si sarà bravi. Ora è il momento di dimostrare di esserlo.