Ostia, Tor San Michele e le promesse mancate: ancora rifiuti e accampamenti un anno dopo la ‘passeggiata contro il degrado’

Ostia degrado a Tor San Michele

Doveva tornare al suo massimo splendore. Attirare turisti e residenti, diventando un punto di riferimento storico, artistico e culturale per chiunque fosse venuto a Ostia. E invece, ancora, è solo un monumento al degrado. Tor San Michele, ancora oggi, resta ancora abbandonata, con l’aggravante di essere circondata da una discarica di rifiuti e da insediamenti abusivi.

È ormai passato più di un anno dal giorno in cui un attivista civico, tre consiglieri, una presidente di comitato e un gruppo di cittadini organizzarono “la passeggiata contro il degrado”.

I video per mostrare il degrado

Marco Possanzini, Monica Picca e Alessandro Aguzzetti ci “misero la faccia” e si ritrovarono in via degli Atlantici per verificare e documentare quanto denunciato dai residenti ed eventualmente chiedere un intervento agli enti competenti per la messa in sicurezza, la riqualifica di tutta l’area e la bonifica della Riserva Naturale.

Il 9 agosto dello scorso anno venne documentato in diretta, attraverso un docu-video di denuncia, il degrado in cui versava l’area attorno alla Torre, di competenza non solo del X Municipio, ma anche di Roma Capitale, del Demanio e della Sovraintendenza. I video divennero virali e del contenuto ne parlarono non solo i giornali locali, ma anche quelli nazionali.

Fondi fantasma?

Il rumore fu tanto che il presidente del Demanio Dario Di Girolamo contattò il consigliere di maggioranza Marco Possanzini, il quale inviò una pec a tutti gli enti responsabili, informandoli della presenza di rifiuti di ogni genere (probabilmente anche tossici), oltre che degli insediamenti abusivi e delle discariche a cielo aperto che si trovavano nella zona.

La risposta del presidente Dario Di Girolamo, che includeva il Ministero della Cultura e la Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma, l’ufficio Gestione Riserva Naturale Statale Litorale Romano e l’assessore all’ambiente del Municipio Roma X Valentina Prodon. non si era fatta attendere molto. Ecco infatti cosa aveva scritto Di Girolamo oltre un anno fa.

“Per prevenire le intrusioni esterne e scoraggiare il deposito di rifiuti, ho chiesto e ottenuto i fondi necessari per l’esecuzione dei lavori per la realizzazione di una recinzione perimetrale, la cui progettazione sarà avviata dall’Agenzia nel prossimo mese di Settembre (2023), a cui seguirà
un intervento di bonifica”.

Promesse mai mantenute

Visto il tono della pec, che dava oltretutto delle date precise, oltre a garantire che i fondi erano stati richiesti e stanziati, al Municipio c’era chi già cantava vittoria. Come nel caso di Marco Possanzini. “La comunicazione ricevuta dall’agenzia del Demanio è un primo importante risultato per avviare la riqualificazione di uno dei siti più importanti della nostra città”, aveva dichiarato trionfante, dichiarando che “promuovere soluzioni in sinergia con tutti gli enti competenti coinvolgendo i cittadini è la strada da seguire”.

Ma a quanto pare ancora una volta sono state solo parole. Oggi è il 17 Settembre 2024 e la recinzione non è stata ancora messa. Secondo quanto aveva detto il presidente Dario Di Girolamo, la progettazione doveva essere stata avviata un anno fa. Ma ancora non se ne sa nulla. E i Lidensi si stanno domandando se anche questa volta sono stati presi per i fondelli.