“Ostia diventi un Comune autonomo da Roma”: sbarca in Parlamento la proposta di legge di due deputati

“Ostia diventi un Comune autonomo da Roma“: sbarca in Parlamento la proposta di legge di due deputati in quota Italia Viva-Azione. Il futuro amministrativo di Ostia potrebbe presto prendere una direzione storica. La proposta di legge per l’istituzione del Comune di Ostia, presentata alla Camera dei Deputati il 23 gennaio scorso, è pronta ad aprire un dibattito politico e istituzionale di grande rilevanza. L’iniziativa, firmata dai deputati Ettore Rosato e Valentina Grippo (entrambi in quota Azione–Italia Viva–Calenda), segna un passo verso la possibilità che il litorale romano diventi un Comune autonomo, separandosi amministrativamente da Roma Capitale. Non sappiamo se e in quale misura tale proposta sia stata concordata con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, primo cittadino che strizza da tempo – politicamente parlando – l’occhio alla compagine centrista, e/o con il presidente del X Municipio capitolino Mario Falconi.
Ostia, al via il percorso verso l’autonomia
Il progetto di legge, identificato con il codice C. 2211, prevede la creazione di un Comune autonomo che comprenda il territorio di Ostia e delle aree limitrofe, attualmente parte del Municipio X di Roma. La proposta nasce – secondo i proponenti – dall’esigenza di garantire una gestione amministrativa più efficace e vicina ai bisogni specifici del territorio, spesso penalizzato da una governance centralizzata che fatica a rispondere tempestivamente alle necessità locali.

La natura ordinaria della proposta di legge sottolinea l’intenzione di procedere secondo un percorso legislativo ben definito, che dovrà affrontare le fasi previste dalla normativa vigente. Attualmente, il provvedimento si trova nella fase iniziale dell’iter parlamentare, con l’assegnazione ai competenti organi legislativi ancora in attesa di definizione.
Perché Ostia punta all’autonomia
Il dibattito sull’autonomia di Ostia non è nuovo. Negli ultimi anni, il territorio ha sofferto di una cronica mancanza di investimenti e di una gestione amministrativa percepita come distante. Con una popolazione che supera i 230.000 abitanti, Ostia possiede caratteristiche economiche, sociali e culturali che la rendono una realtà unica nel contesto romano. Tuttavia, la sua integrazione all’interno di Roma Capitale ha spesso comportato ritardi nella risoluzione di problematiche locali, come la manutenzione delle infrastrutture, la gestione dei servizi pubblici e il rilancio turistico del litorale.
La proposta di legge Rosato-Grippo si propone di rispondere a queste criticità attraverso la creazione di un ente amministrativo indipendente, dotato di risorse proprie e di competenze specifiche per gestire in modo diretto il proprio sviluppo. Un modello che, secondo i promotori, potrebbe valorizzare le potenzialità del territorio e promuovere una pianificazione più attenta e mirata.
Implicazioni e sfide per Ostia e per ROma
L’eventuale istituzione del Comune di Ostia comporterebbe una riorganizzazione significativa delle competenze e delle risorse tra Roma Capitale e il nuovo ente locale. Tra i temi centrali vi è la gestione del bilancio e la redistribuzione delle risorse economiche, nonché la definizione dei confini territoriali e delle competenze amministrative. Questi aspetti saranno oggetto di un attento esame durante il dibattito parlamentare.
Il percorso verso l’autonomia, però, non è privo di ostacoli. Oltre alle complessità tecniche e burocratiche, il progetto dovrà confrontarsi con eventuali resistenze politiche, sia a livello locale che nazionale.
Prossimi passi in Parlamento entro la primavera 2025
Con l’assegnazione della proposta alle commissioni competenti ancora in sospeso, il provvedimento C. 2211 si trova in una fase preliminare. Tuttavia, l’avvio del dibattito parlamentare potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro di Ostia. La strada verso l’autonomia è ancora lunga, ma la presentazione ufficiale della proposta di legge segna un momento cruciale nella storia amministrativa del territorio.
La questione dell’autonomia di Ostia rimane aperta, ma l’approdo in Parlamento rappresenta un segnale chiaro: il futuro di questo territorio è al centro di una riflessione politica che potrebbe trasformare profondamente il rapporto tra il litorale romano e la Capitale.
