Ostia, grave rischio crolli nella Pineta di Castel Fusano, ma il Campidoglio diserta (anche) il Tribunale
Ostia, nella Pineta di Castel Fusano, polmone verde della Capitale, vi sono centinaia di pini in stato di grave rischio crollo, altre centinaia di pini malati che attendono cure urgenti, ma il Campidoglio non solo non provvede alla loro manutenzione urgente, ma non si presenta nemmeno in Tribunale per rispondere di questa a dir poco incredibile inerzia amministrativa.
Ostia, rischio crolli nella Pineta di Castel Fusano
Giova ricordare che la Pineta di Castel Fusano non è esattamente l’ultimo ‘parchetto ‘(con tutto il rispetto del caso) della città eterna, visto che confina con la Tenuta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Risultato? Il parco resta aperto al pubblico, con tutti i rischi del caso, fino al prossimo 24 settembre. Giorno in cui i magistrati hanno convocato i vertici del Campidoglio in Tribunale per rispondere di questa gravissima carenza. Questo, in estrema sintesi, è quanto si evince dall’ordinanza del Tar del Lazio n. 12606 del 20 giugno della seconda sezione del Tribunale Amministrativo, composta dal presidente Eleonora Monica e dai due magistrati Igor Nobile e Michele Tecchia.
Campidoglio e avvocatura disertano (anche) il Tribunale
A trascinare in Tribunale il Campidoglio, e in modo particolare il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore Sabrina Alfonsi, sono state tre società: la Castel Fusano Prima, la CF Castello e la Darsena di Castel Fusano. Queste tre aziende hanno chiesto in particolare “l’accertamento – così si legge nell’ordinanza del Tar del Lazio – dell’inerzia del Comune di Roma (quale gestore della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano) al rilascio dell’autorizzazione all’abbattimento di piante d’alto fusto morte o malate. E al risanamento fitosanitario della pineta. Con il risarcimento dei danni provocati da detta inerzia”.
La notifica via pec, inviata da queste società al Campidoglio, sarebbe stata sbagliata. Ma la notifica del ricorso giudiziario al Tar, al contrario, deve esser per forza arrivata al Comune ed alla sua avvocatura. O no? Eppure nessuno dei tanti avvocati di Roma (città in cui è nato il diritto, circa 2700 anni fa) ha trovato il tempo e il modo di presentarsi in giudizio. Incredibile ma vero: “L’Amministrazione (di Roma, ndr) intimata – scrivono i tre giudici del Tar – non si è costituita in giudizio”.
Gualtieri e Alfonsi davanti ai giudici?
Il risultato è che i tre giudici hanno disposto una nuova notifica di comparizione, diretta ai vertici del Campidoglio. Ed hanno anche convocato il Campidoglio stesso in udienza per il prossimo 24 settembre alle ore 09,00. Nuovo 7 Colli sarà presente in udienza per capire cosa dirà, di preciso, il comune di Roma, a fronte di questa grave, gravissima inerzia.
I cittadini corrono rischi?
La domanda, certo, sorge spontanea, come avrebbe detto qualche celebre giornalista del mondo dello spettacolo. Ma se nei tre mesi che intercorrono da qui al 24 settembre la pineta dovesse essere colpita da una tempesta di vento, da una tempesta di pioggia o da gli echi di una mareggiata, qualche cittadino rischia di farsi male?
Il parco, nei prossimi 3 mesi estivi, di solito è particolarmente frequentato: resterà aperto al pubblico o sarà chiuso, nel frattempo, dal Campidoglio?
Una cosa è certa e possiamo scriverla senza il timore di essere smentiti: c’è da sperare che ad Ostia, da qui al 24 settembre, non tiri vento in modo che nessuno si faccia male! In bocca al lupo, cari cittadini!