Ostia, Gualtieri riavvia 8 stabilimenti, ma per un solo anno: per loro futuro incerto come per l’ippodromo di Capannelle

Da sinistra, il pontile di Ostia, il sindaco di Roma Gualtieri insieme al presidente del Municipio X Falconi

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Ostia, Gualtieri riavvia 8 stabilimenti balneari, ma per un solo anno: per loro futuro incerto come per l’ippodromo di Capannelle. Se non è una politica a breve, brevissimo termine poco ci manca: otto stabilimenti balneari di Ostia potranno (forse) tornare operativi, ma per un solo ed unico anno grazie a una concessione temporanea del Campidoglio della durata di 12 mesi, salvo future, successive proroghe. Il Comune di Roma avvierà difatti il prossimo 19 febbraio le procedure per affidare 8 strutture balneari di Ostia a nuovi gestori.

Ostia, Gualtieri riavvia (forse) 8 stabilimenti balneari

L’assegnazione riguarda, in particolare, otto stabilimenti: oltre al Kursaal, dovrebbero riaprire: Battistini, Mami, Dopolavoro Atac, Le Palme (Canap), la Spiaggia di Bettina, L’Oasi e La Marinella. Questa decisione arriva dopo una lunga battaglia legale scaturita dal bando indetto quattro anni fa dalla ex giunta pentastellata guidata dal sindaco Virginia Raggi. Bando che prevedeva la messa a gara di 37 stabilimenti e 9 chioschi. Tuttavia, il Municipio X aveva scelto di prorogare le vecchie concessioni, temendo ricorsi e scoraggiando la partecipazione a causa della breve durata dell’affidamento.

Operatori vincono in Tribunale contro Roma

La situazione si è complicata ulteriormente quando alcuni operatori, vincitori della gara originaria, hanno deciso di fare ricorso contro l’esclusione. Il tribunale amministrativo ha dato loro ragione nel 2023, aprendo la strada a nuovi contenziosi e costringendo l’amministrazione capitolina a rivedere le assegnazioni. Ora il Campidoglio ha stabilito che questi otto stabilimenti dovrebbero poter operare per un anno, ma senza prospettive chiare per il futuro.

Ostia, concessione lampo di un solo anno: i motivi di Gualtieri

Le ragioni di questa scelta sarebbero due: la mancanza del Piano di utilizzo degli arenili (Pua), necessario per regolamentare l’uso delle spiagge, e l’assenza dei decreti attuativi del governo sugli indennizzi per i gestori uscenti. Questi fattori renderebbero impossibile – sempre secondo il Campidoglio – una pianificazione pluriennale, lasciando in sospeso il destino di molte attività balneari.

Quando i bandi per le altre concessioni?

Nel frattempo, si attende ancora l’uscita dei bandi per le altre concessioni, inizialmente previsti per dicembre, poi rinviati a gennaio e ora dati in arrivo a breve. Proprio il Campidoglio, nella primavera del 2023, aveva prorogato molte concessioni fino alla fine del 2024, una decisione presa per evitare un’estate con stabilimenti chiusi. Alcune strutture, come il Kursaal e lo Sporting Beach, escluse dalla proroga, avevano invece deciso di non riaprire, lasciando chiusi bar e ristoranti.

Stabilimenti travolti dal mare, come la fontana e la piazza dello Zodiaco

I problemi del litorale, certo, non si esauriscono con le concessioni balneari, vista e considerata la frequenza con cui le mareggiate si abbattono sulla fontana e piazza dello Zodiaco: si è quindi in attesa di conoscere quali soluzioni il Campidoglio vorrà adottare per porre in sicurezza questi luoghi pubblici, esattamente come il prolungamento della nuova ciclabile, opere considerate dai cittadini della zona a fortissimo rischio erosione.

Ostia come Capannelle, futuro incerto appeso alle volontà del Campidoglio

Tornando alle concessioni temporanee di soli 12 mesi, queste ultime ricordano un’altra ‘celebre’ e recente concessione temporanea, che dovrebbe avere una durata di soli 12, forse 18 mesi al massimo. Quella concessa, sempre dal Campidoglio, ad una azienda che sta gestendo l’ippodromo delle Capannelle. L’ippodromo di Capannelle, da fine gennaio, è stato affidato, ma solo in via temporanea, ai vecchi gestori. Solo per il tempo che si concluda il bando europeo avviato ad aprile 2024 la cui definizione dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – aver luogo non prima dell’inizio del 2026. L’intesa provvisoria prevede un canone annuo di 133mila euro. Ma esclude servizi accessori come bar, ristoranti e intrattenimento, limitandosi alle corse di trotto e galoppo.

Due situazioni diverse ma accomunate dallo stesso destino del tutto incerto e nebuloso. Decisioni politiche provvisorie che, in mancanza di una programmazione a lungo termine, rischiano di lasciare Ostia e Capannelle in un perenne stato di incertezza. Due settori così importanti per Roma e i romani restano quindi appesi a nuovi sviluppi, con la speranza che le istituzioni possano finalmente fornire risposte concrete e definitive agli operatori balneari e ippici ma, soprattutto, ai cittadini che sono poi i fruitori finali di queste attività.

Ippodromo delle Capannelle
Ippodromo Capannelle