Ostia, il fallimento di Gualtieri e Falconi: il ‘piano mare’ è affondato tra sporcizia, degrado e illegalità
L’aveva definita una svolta, qualcosa di eccezionale. Tutte le spiagge libere di Ostia, dal porto fino a Capocotta, pulite e sorvegliate, oltre che dotate di bagnini. L’annuncio era stato dato il 30 aprile, quando il sindaco di Roma Roberto Gualtieri era arrivato a Ostia, accompagnato dal presidente del Municipio Mario Falconi, per presentare l’imminente l’apertura della stagione balneare.
Una stagione che avrebbe dovuto essere diversa. E, soprattutto, pulita. Per presentarla, Gualtieri aveva scelto un luogo emblematico, la spiaggia di fronte piazza Gasparri, proprio a simboleggiare una rinascita.
Si apre una stagione diversa…
“Questo è un cambio di passo – aveva infatti detto il Primo Cittadino – Si apre una nuova stagione e una nuova fase, in cui Roma si occupa con maggiore impegno del mare della Capitale”.
E siccome il da fare era tanto, ecco l’aiutino. “È un mare straordinario – aveva infatti rimarcato Gualtieri – e ce ne occupiamo insieme alla giunta del X Municipio e al Presidente Falconi”. La novità annunciata era quella dell’affidamento ad Ama della pulizia del litorale, che avrebbe dovuto pulire le spiagge con regolarità.
Parole, parole, parole…
Ma non solo. Partendo dal “Piano Mare” (a cui era seguito l’incendio di quel che restava dello stabilimento ‘La Casetta’, il 29 aprile), Gualtieri aveva voluto ribadire: “Noi siamo attenti, andiamo avanti sulla strada della qualità dei servizi e della cura del nostro meraviglioso mare, della legalità e della trasparenza. Quindi si va avanti con i bandi e ci prendiamo cura della pulizia del nostro mare, che per troppo tempo è stato considerato una cosa locale. Invece deve essere una priorità per tutta la città. Molti non sanno che Roma è una città di mare. Noi non lo vogliamo solo dire ma praticare nei fatti”.
Ma i fatti?
Questo il 30 aprile. Ma cosa è Ostia il 30 luglio? Anzi: cosa è stata Ostia per tutto il mese di luglio e pure prima? Ce lo raccontano i cittadini. Ce lo dicono le foto che hanno scattato in questa prima parte di estate, che mostrano una realtà diversa rispetto a quella “cura” promessa tre mesi fa. Degrado sulle spiagge libere, a partire proprio da quelle di Ponente, dove i senza fissa dimora si ubriacano e infastidiscono i bagnanti. Dove i senzatetto dormono sulla spiaggia e si puliscono alle fontanelle, nudi, senza pudore. Del resto, pure loro si devono lavare…
Ma spostiamoci verso il curvone, altro punto diventato ormai un’istituzione a Ostia. Qui la situazione non migliora. Dai “salotti” buttati sui marciapiedi alle “installazioni artistiche”, sempre accatastate a terra, vicino alla spiaggia. In Piazza Sirio i camper troneggiano, mentre tutto intorno le erbacce invadono i marciapiedi.
Andando ancora avanti, si arriva ai camper fermi da sempre in piazza Mediterraneo – sì, lì dove hanno fatto sparire il camper del povero turista padovano, lasciando lui, il figlio e la mamma solo con il costume dopo una sosta di appena due ore – e abitati da senza tetto (da notare la scritta “divieto di sosta ai camper”).
Completo degrado
Ma Ostia è un po’ tutta così. Basta spostarsi un po’ ed ecco che si trova un bel mercatino di merce rubata. O uno dei tanti materassi buttati in strada, nei marciapiedi o in mezzo al verde. Oppure, guardando verso la spiaggia, una tendopoli di disperati. Però i radicali, capeggiati dal ventenne segretario di partito Matteo Hallisey, vengono a protestare contro la legge “Bolkestein” sulla liberalizzazione dei servizi pubblici essenziali, mica sul degrado che affligge le spiagge libere o il resto della cittadina.
Le foto che pubblichiamo, di Mauro Delicato, mostrano una Ostia che non corrisponde affatto a un territorio di cui ci si sta prendendo cura.
La testimonianza a Capocotta
Un bagnante questa mattina è andato a Capocotta scrive questo su Facebook: “Capocotta. Riserva Naturale Statale Litorale Romano, recita Wikipedia. Una delle spiaggie assegnate con i nuovi bandi. Sporca, da giorni… Chiedo info su come funzionano le pulizie e mi rispondono che ci pensa il Comune il mercoledi, soltanto quel giorno. Questi i fatti e questo e’ quanto ho raccolto in meno di 5 minuti”. (e posta una busta piena di rifiuti). Eppure Gualtieri aveva garantito la pulizia dei 20 chilometri di spiaggia almeno due volte a settimana…
A Ostia, invece, le spiagge sono più pulite, anche se i marciapiedi sono invasi dalla sabbia e dalle tende.
Il “benvenuto” ai turisti: i furti
Gualtieri voleva far sapere che Roma ha il mare? Ebbene tutta Italia, grazie al furto del camper al turista padovano, ha conosciuto Ostia e ha saputo che è meglio non venire, perché è gestita malissimo. La notizia, infatti, ha fatto il giro della nazione, facendo vergognare i cittadini onesti. Dentro il camper, infatti, c’erano le medicine del bambino e dell’anziana madre di Davide, il proprietario. Oltre a tutti i loro ricordi.
Ma tornando al degrado, i marciapiedi sono pieni di erbacce e sporcizia. L’incuria è ovunque. La sera non si può uscire tranquilli, perché sono aumentate le baby gang che danno fastidio a chi passeggia. E comunque c’è ben poco da fare: luci spente, nessun programma estivo degno di questo nome, iniziative lasciate ai privati.
Parole (poco) profetiche
“È un mare straordinario e ce ne occupiamo insieme alla giunta del X Municipio e al Presidente Falconi”. Campidoglio e Municipio. Insieme sono riusciti a rovinare la stagione estiva. E meno male che doveva esserci il cambio di passo e il maggiore impegno. Forse era quasi meglio lasciare le cose come stavano, se questo è il risultato. Un quartiere spento, sotto tutti i punti di vista, che non è riuscito ad approfittare dell’estate per risollevarsi e dare slancio e opportunità a un territorio ricco di possibilità ma povero di volontà. La sinergia tra Campidoglio e Municipio avrebbe dovuto e potuto funzionare. E invece… ecco l’estate che stupisce con effetti speciali.
Torvaianica ringrazia. Sta messa male, molto male. Ma Ostia sta talmente peggio da farla sembrare quasi bella ai turisti, che almeno lì hanno trovato qualche piccola iniziativa per passare il tempo.