Ostia, “Il parcheggio è mio”: botte da orbi tra donne in via dei Romagnoli, la strada ‘dimenticata’ dal Municipio tra rifiuti e soste selvagge (FOTO E VIDEO)

Auto doppia fila via dei Romagnoli Ostia
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A Ostia c’è una strada che l’amministrazione del X Municipio sembra non ne conosca l’esistenza. Ricoperta di rifiuti per tutta la sua lunghezza, spesso nascosti tra le auto, via dei Romagnoli è diventata ormai terra di nessuno.

Gli operatori ecologici non passano e alcuni negozi – soprattutto un grande magazzino della zona – hanno ridotto i loro parcheggi privati a deposito di ogni tipo di spazzatura. Nei piazzali riservati alle auto si possono infatti trovare scatoloni e carte da imballaggio che invece di essere depositati nel compattatore vengono lasciati a terra. Con il vento ovviamente questi rifiuti volano ovunque, ma il magazziniere si inalbera se qualcuno glielo fa notare.

Nessuna risposta alle lamentele

A poco sono valse le lamentele dei residenti di via Canarie che, esasperati, sono andati a parlare con il responsabile del punto vendita. L’uomo infatti, ha ribattuto: “Se credete che possiamo pulire il parcheggio una volta al mese state sognando”.

Vista la mancanza di risposte risolutive, i cittadini si sono rivolti al nostro giornale, che oggi vuole descrivere cosa succede. Via dei Romagnoli è la parallela della via del Mare e congiunge Roma a Ostia.

Negli ultimi anni la strada ha visto chiudere diverse attività, tra cui anche il famoso Cinema Sisto, nella cui struttura oggi viene ospitato il Bingo.

Le auto in doppia fila

Il vizio del gioco è una malattia e in tantissimi ogni giorno, ma sopratutto la sera, provano la fortuna. Il lavoro non si trova a Ostia, i soldi non girano, eppure per giocare d’azzardo qualche spiccio c’è sempre e qui arrivano da tutto il X. Il risultato è che la sera si parcheggia ovunque, anche sulle strisce e in terza fila.

La scorsa settimana, verso le 21, un ragazzo scende urgentemente dalla sua abitazione con la zia 70enne. Stefano deve portarla in ospedale, visto che la donna si è sentita male a causa del caldo. Il nipote, preoccupato per le condizioni in cui versa, vuole portarla al pronto soccorso per capire cosa ha.

Stefano entra in macchina con la zia, ma si trova incastrato da un’altra macchina parcheggiata in doppia fila. Il giovane comincia a suonare il clacson e dai balconi i curiosi e gli infastiditi si affacciano. Tutti escono, tranne il proprietario della macchina.

Alcuni residenti scendono e suggeriscono al ragazzo di chiedere al Bingo, perché sicuramente il proprietario dell’auto parcheggiata in doppia fila si trova lì dentro.

Arrivato dopo un’ora per parcheggiare… sulle strisce

Il ragazzo chiama la sicurezza e l’annuncio viene fatto: “C’è da spostare una macchina”. Escono in molti ma non chi ha parcheggiato di fronte alla macchina di Stefano. L’anziana in macchina non sta bene e si sorregge la testa con la mano. Stefano chiama gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del X Gruppo Mare, chiedendo un intervento urgente sul posto.
I caschi bianchi gli fanno però sapere che non ci sono pattuglie a disposizione e che avrebbe dovuto sbrigarsela da solo fino a quando la pattuglia si fosse liberata.

Passano 45 minuti e nessuno arriva, neanche il parcheggiatore selvaggio. Il ragazzo decide di far scendere la zia e di riportarla su casa in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, che nel frattempo ha chiamato.

15 minuti dopo (e quindi oltre un’ora dall’inizio di tutto questo) arriva il proprietario dell’auto parcheggiata in doppia fila, in evidente stato confusionario. Si scusa, entra in macchina e parcheggia più avanti. Sulle strisce. Il ragazzo cancella l’ambulanza, scende di corsa fa entrare la zia malata in macchina e la porta via.

Dal parcheggio selvaggio alle botte selvagge

Ma l’episodio dell’altro giorno è oro, rispetto a quanto successo nella serata di Ferragosto, quando una donna ha iniziato a litigare sul marciapiede antistante il bingo perché, secondo lei, le è stato “rubato” il parcheggio. La signora, lasciata l’auto in maniera improbabile, scende e inizia a discutere con altre tre donne.

Nasce un battibecco, partono gli insulti e in pochi minuti la situazione degenera, le quattro si attaccano priva verbalmente e in seguito arrivano alle mani.

Una donna, oltretutto disabile, viene tirata per i capelli e fatta sbattere con la testa al muro diverse volte.

Una scena assurda e poco dignitosa, che vede protagoniste quattro donne. Urla, parolacce, addirittura le maglie si abbassano e la donna che ha iniziato la lite che rimane nuda con il seno scoperto. Una scena da welcome to favelas. O semplicemente da Ostia ai giorni nostri. Uno schifo.

I soccorsi

Arriva la Polizia, che riesce a mettere fine alla lite e riportare la calma. Sul posto giunge anche un’ambulanza e i sanitari del 118 portano la signora disabile in ospedale per la valutazione del trauma cranico ricevuto.

Malgrado tutto quello che accade ogni giorno a Ostia, tutto tace da parte della politica locale che, nonostante sia stata contattata per mettere nuove segnaletiche e per far rafforzare i controlli su via dei Romagnoli, ancora oggi non ha fatto sapere in che maniera stia intervenendo.

Via dei Romagnoli la sera non ha luci, è buia, i ladri di galline si appostano per derubare macchine e attività commerciali. Ma nessuno interviene, neanche il presidente di comitato che sembra inerme contro il muro di gomma di via Claudio. Benvenuti – ancora una volta – a Ostia.