Ostia, il PD già si spacca. I giovani dem contro la neo giunta Falconi

Foto Roma Today. Neppure il tempo di iniziare, e già esplodono i mal di pancia all’interno del Partito democratico. È successo al neo presidente del Municipio X Mario Falconi, che lunedì prossimo varerà ufficialmente la sua giunta. In occasione del primo consiglio municipale che si terrà irritualmente ad Acilia. E non nella sede storica di Ostia. Ma non è questo il motivo del contendere. Piuttosto, i giovani piddini eletti lamentano una scarsa continuità con il passato. Con quella giunta Tassone, che si era conclusa con arresti clamorosi. E con lo scioglimento del Municipio. Infatti, alcuni dei papabili per incarichi di governo nella cittadina balneare verrebbero proprio da quell’esperienza. I loro nomi non erano mai stati chiacchierati, è bene chiarirlo. Ma politicamente, mancherebbe là discontinuità. Promessa in campagna elettorale, quando Falconi ha battuto la candidata di centrodestra Monica Picca al ballottaggio. Così due giovami eletti si sono incatenati davanti alla sede istituzionale del Municipio. Esponendo uno striscione, ‘No al Tassone bis’. Quando si dice fuoco amico. E i cinque anni di governo cittadino devono ancora iniziare.

A Ostia la giunta della discordia

Le danze si apriranno lunedi 8 novembre, alle 8:45. Non ad Ostia, ma nella inusuale location di Acilia in sala di largo di Capelvenere 13. Dove si terrà il primo consiglio della nuova giunta del centrosinistra. Mario Falconi, che ancora non ha ufficializzato la sua squadra, ha però già messo in campo le pedine. I nomi degli assessori sono fatti: Denise Lancia alle Politiche Sociali e Pari Opportunità; Giuseppe Sesa al Bilancio e Politiche Abitative; Angela Mastrantoni a Cultura, Scuola e Politiche Giovanili; Antonio Caliendo alle Attività Produttive e Turismo; Eugenio Bellomo ai Lavori Pubblici e Patrimonio. Falconi terrà invece le deleghe su Mobilità, su Urbanistica e sul Litorale. Valentina Prodon, invece, sarà vice-presidente con delega a Transizione Ecologica, Ambiente, Sport e Personale.

Scelte che hanno creato qualche malumore, soprattutto interne al Partito Democratico. Tre dei sei assessori, infatti, facevano parte della Giunta di Andrea Tassone, quella sciolta proprio per l’arresto dell’ex presidente del X Municipio. In quel consiglio municipale Sesa era il capogruppo del Pd, Caliendo l’assessore ai Lavori pubblici e Bellomo il capogruppo di Sel. Tutti estranei ai fatti, va sottolineato, e mai indagati. Ma espressione – secondo qualcuno – di un passato che sarebbe meglio cancellare.

La clamorosa protesta

Un ritorno al passato che non è andato giù ai Giovani del Partito Democratico. Con  Margherita Welyam, che nei programmi sarebbe (condizionale d’obbligo al momento) la nuova capogruppo del Pd in aula e Raffaele Biondo. I due giovani, per altro entrambi i più votati nel centrosinistra alle scorse elezioni, si sono incatenati davanti al parlamenti di Ostia mostrando lo stricione con scritto’No Tassone bis’.

“Abbiamo provato fino all’ultimo, ma ci hanno costretto – spiegano in una nota congiunta Welyam e Biondo in una nota congiunta dei Gd del X Municipio -. La tracotanza mista al paternalismo correntizio e conservatore del Partito Democratico del Municipio X ci ha reso inevitabile prendere le distanze da un partito, che nulla ha imparato dal passato riproponendo una giunta non distante nella forma e nelle intenzioni dalla giunta Tassone. Dimostrando di non avere il coraggio di guardare avanti mettendo al primo posto gli interessi personali, i giochi di poteri di, ormai deboli, capibastone a discapito del territorio”.