Ostia, immobili abusivi in zona archeologica: dossier presto nelle mani dell’Antimafia
Ostia Antica, immobili costruiti senza autorizzazione in un‘area molto grande situata a ridosso della via Ostiene e poi affittati a terzi per svolgere attività commerciali di vario genere, su una zona con vincolo archeologico del Ministero dei Beni Culturali e Turismo. L’intero e scottante faldone contenente tutte la carte di una vicenda a dir poco incredibile potrebbe presto finire nelle mani dell’Antimafia, ossia della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Fenomeno delle Mafie, presieduta dall’onorevole Chiara Colosimo (in quota FdI). Alla Commissione Antimafia e al presidente Chiara Colosimo si sono rivolti difatti i cittadini riuniti sotto la bandiera dell’associazione ‘Decimo Solidale‘ di Ostia, presieduto da Biagio Caputi. Hanno chiesto un appuntamento urgente. Speriamo ricevano presto risposta.
Ostia, immobili abusivi in zona archeologica
Lo scopo? Depositare tutte le carte in loro possesso sulla vicenda dell’abusivismo nella zona archeologica di Ostia Antica, per chiedere che venga fatta chiarezza quanto prima. Nei giorni scorsi, l’associazione ‘Decimo Solidale‘ ha presentato anche una querela formale ai Carabinieri di Ostia.
La querela contro Raggi e Gualtieri
L’atto giudiziario, che il nostro giornale ha potuto consultare, riporta i nomi dell’ex sindaca Virginia Raggi e dell’attuale primo cittadino capitolino, Roberto Gualtieri, oltreché di tanti altri referenti istituzionali anche e soprattutto locali. Tutti ‘colpevoli‘, secondo l’associazione, di presunta omissione d’atti d’ufficio. In parole povere: tutti avrebbero fatto finta di non sapere e di non capire. Nonostante la vicenda fosse ben nota a tutti loro.
L’intera vicenda è stata ricostruita dal nostro giornale (per leggere il nostro precedente articolo, clicca qui) il 1° luglio. Parliamo di un’area molto grande area situata a ridosso della via Ostiense su cui insistono 25 attività commerciali di vario genere. Un supermarket, un centro sportivo e, tra le altre, addirittura un deposito giudiziario.
Gli abusi certificati dal Ministero
Gli immobili sarebbero privi del titolo edilizio o di quello in sanatoria. Significa, in soldoni, che non è mai stato rilasciato dal Campidoglio o dal Municipio X di Roma-Ostia un regolare permesso di costruire. Un dato, quest’ultimo, certificato dal Ministero dei beni Culturali, ossia dallo Stato Italiano, che ha consegnato tutti i documenti relativi a tale incredibile vicenda all’associazione Decimo Solidale.
7 lunghi anni di immobilismo
Le prime richieste di intervento che l’associazione e il suo presidente, Biagio Caputi, hanno inviato al Municipio X di Roma – Ostia, sulla base dei documenti ministeriali, risalgono al lontano 2017. L’associazione ha chiamato in causa, in particolare, la Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza. Ma anche il Presidente del Municipio X. Oltre a vari assessori e capogruppo. Il risultato? Nonostante gli innumerevoli solleciti, le Istituzioni locali non si sono mosse. E sono ferme. Da anni. Per motivi ignoti.
“Opere abusive non sanabili”
Eppure il Ministero era stato chiaro nei suoi documenti, poi arrivati nelle mani dell’associazione Decimo Solidale, e aveva chiesto “La demolizione – così si legge tra le carte che Il Nuovo 7 Colli ha potuto visionare – delle opere abusivamente realizzate e la rimessione in pristino dei luoghi antecedenti agli abusi“. Il Ministero specifica anche che in relazioni a tali immobili vi è stato un “giudizio negativo alla richiesta di sanatoria“.
Le varie sedute della Commissione municipale Controllo, Garanzia e Trasparenza convocate dal Municipio di Ostia sono state del tutto inconcludenti. Inutili le sedute del 4 maggio 2021, con rinvio al 14 giugno 2021, con rinvio ulteriore al 7 luglio 2022. Nessuno è intervenuto. Ferma anche la Polizia Locale di Ostia, che pure era stata sollecitata.
Il Campidoglio colto da ‘immobilismo’, come il X Municipio – Ostia
Fermo, da anni, anche il Campidoglio, che ha ricevuto tutti gli atti dell’associazione Decimo Solidale via pec. Nessuno, dal palazzo più importante della Capitale, ha dato segno di voler intervenire, in questi ultimi 7 anni. Sono stati sollecitati anche vari Uffici Tecnici capitolini. Sembra colpita dalla ‘sindrome dell’immobilismo’ anche la Polizia Locale di Roma Capitale.
La denuncia formale ai Carabinieri di Ostia
Per questi motivi il presidente dell’associazione Decimo Solidale Biagio Caputi ha presentato una querela formale nei confronti degli ultimi due sindaci della Capitale, Virginia Raggi e Roberto Giualtieri, per Omissione d’Atti d’Ufficio. Una querela presentata formalmente ai Carabinieri di Ostia oggi 1° luglio. Ovviamente, i due sindaci sono innocenti fino a sentenza di Cassazione passata in giudicato, esattamente come i presidenti del X Municipio-Ostia, i presidenti di Commissione e gli assessori che si sono succeduti in questi anni.